VENEZIA - Il Mose funziona, ma per la basilica non basta. Un assioma conosciuto, reso evidente anche dall’acqua alta di ieri, appena a 24 ore dal successo...
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«VIA IL GIOCATTOLO»
Per i commercianti della piazza, ovviamente, la giornata di ieri ha avuto una punta d’amaro. Dopo la gioia di sabato, l’acqua di domenica: ieri la marea è arrivata a una punta di 106 centimetri alle 12.30, le previsioni parlano di una massima (sempre alla stessa ora) di 105 per oggi e 95 per domani. «Lo sapevamo bene, eravamo preparati - commenta Claudio Vernier, presidente dell’associazione piazza San Marco - non posso nascondere però che è come se avessero tolto a un bambino un giocattolo che gli era appena stato regalato. Penso soprattutto alla basilica, alle attività delle procuratie vecchie: sapere che c’è uno strumento a difesa della città e che non viene utilizzato è spiacevole». L’ipotesi, per Vernier, è che in attesa della realizzazione delle opere complementari (come l’innalzamento delle rive) si pensi a rinegoziare il limite delle previsioni a 130 centimetri per l’innalzamento del Mose. «Vanno messe sulla bilancia le necessità del porto e quelle dei cittadini - continua - e trovare un equilibrio. Questo almeno fino a quando le opere complementari non saranno ultimate».
NEGOZIANTI DELUSI
In effetti, il ritorno alla normalità, ieri, è stato accolto con delusione da tutti i negozianti. «Siamo passati dalle stelle alle stalle - commenta Mario Conte, titolare del “140” - sabato c’era tanta euforia per il momento storico ma sapevamo che oggi (ieri, ndr) si sarebbe tornati a fare i conti con l’acqua alta in piazza. Non è un problema di fiducia: sapevamo che era un test. Però il sogno di essere all’asciutto fa sperare subito in una vita diversa». In città, si era già diffusa la voce che il Mose avesse fallito già al secondo giorno. «Qualcuno non aveva capito, mi hanno chiamato in tanti delusi per questo, ho dovuto spiegare loro che era già previsto che oggi non sarebbe entrato in funzione. A noi piacerebbe che il Mose venisse alzato con maree più basse, fosse per me lo farei partire già con 90 centimetri. Cosa succederà? Non ci resta che aspettare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino