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VENEZIA - È stato firmato e inviato oggi - 1. febbraio - alla sezione regionale della Corte dei Conti l'accordo transattivo tra il Provveditorato alle Opere Pubbliche del Triveneto e il Consorzio Venezia Nuova, per l'utilizzo dei finanziamenti del Mise finalizzati al completamento del Mose. Si tratta di un atto necessario all'utilizzo dei 538 milioni di euro stanziati dal Cipess per i lavori e l'avviamento e sollevamento delle barriere. La trattativa che ha portato all'accordo di transazione permette di riavviare le attività di cantiere, il tutto subordinato alla registrazione del settimo Atto Aggiuntivo alla Convenzione originaria da parte della Corte dei Conti, alla pubblicazione del piano attestato di risanamento del Cvn, con autorizzazione del Tribunale di Venezia, e alla registrazione dell'atto transattivo stesso da parte della Corte dei Conti.
Il Cipess aveva stanziato 538 milioni di euro principalmente per il completamento dei lavori e per le attività relative alla prima fase di avviamento e di sollevamento delle barriere a protezione di Venezia.
I lavori nei cantieri del Mose riprenderanno a marzo. È l'aspettativa di Mirko Pizzolato, direttore generale di Legacoop del Veneto, dopo la firma dell'accordo transazionale tra Provveditorato e Consorzio Venezia Nuova. "Questo è il passo fondamentale che attendevamo da molti mesi", spiega Pizzolato alla 'Dire'. "Siamo soddisfatti perché vediamo il traguardo e ci aspettiamo che questo mese consenta di chiudere la partita... Certo avremmo preferito febbraio 2021 ma è innegabile che siamo soddisfatti perché ci siamo". O almeno così pare, "perché l'Odissea di questa partita Cvn-Mose ci ha insegnato che non si può mai abbassare la guardia", conclude, chiarendo che se invece ci dovessero essere sorprese positive, e i tempi dovessero essere più veloci rispetto a quanto previsto, le imprese sarebbero pronte a riprendere i lavori quanto prima: "se con la firma di oggi la cosa si risolve domani al lavoro da dopodomani, noi siamo qui".
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