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BELLUNO - Era nato al mare, ma l'immenso amore per la montagna lo ha portato a Belluno dove ha vissuto una vita intensa, ricca di emozioni, affrontando con caparbietà e determinazione una malattia con la quale ha saputo convivere per oltre dieci anni. Valerio Sani è andato a dormire la sera di Natale, nella sua abitazione del centro di Belluno, e non si è più svegliato. Era reduce dalla sua ennesima avventura: era salito sul Talvena, del Gruppo della Schiara. Il suo cuore ha smesso di battere all'improvviso all'età di 77 anni: un arresto cardiaco, proprio mentre stava per programmare con tutta probabilità una delle sue innumerevoli imprese a piedi, lungo le vette dolomitiche oppure lungo altre regioni d'Italia. Chi lo conosceva lo sa: era impossibile non ricevere da lui un sorriso e un racconto appassionato di storie di sport, ma soprattutto di condivisione umana e conoscenza di nuove terre.
L'AMORE
Nativo di Ancona, laureato in ingegneria, Valerio Sani dopo alcune esperienze professionali in altre regioni d'Italia per prestigiose ditte, si è trasferito a Belluno, dove assieme alla moglie Elisabetta, ha gestito a lungo e fino alla pensione la cartolibreria Massenz, nel centro del capoluogo, assieme ad altri due negozi. Belluno era comoda per praticare i suoi sport preferiti, la corsa in montagna e le maratone. Amore per la montagna che ha trasmesso al figlio Gianpaolo, insegnante di religione e membro del Soccorso Alpino, capo della stazione di Belluno, e autore di numerose pubblicazioni sulla montagna e sci alpinismo. Proprio insieme al figlio, Valerio ha tra l'altro gestito a lungo il rifugio Bianchet, e anche lui è stato autore di numerosi libri, che però non amava pubblicare, ma scriveva soltanto per la gioia di condividere le emozioni assieme alle persone a lui più care.
LE IMPRESE
E proprio lo scorso anno, Sani, assieme all'amica di mille avventure sportive Milena Dalla Piazza, ha raggiunto Marina di Massa percorrendo la distanza di 400 chilometri a piedi, per ritirare il premio nella 63esima edizione del Festival della letteratura Sandomenichino, davanti a una platea tanto stupita quando gioiosa di vedere quell'arrivo a piedi sorridente. Già, il cammino, perché l'indole agonistica si è dovuta interrompere più di dieci anni fa, quando i medici riscontrarono a Valerio un'insufficienza renale che dopo numerose cure, lo hanno portato a dover subire un trapianto di rene.
IL RICORDO
«Il viaggio lo aveva dentro da sempre - ricorda il figlio Gianpaolo - dopo la laurea fece da Pisa in autostop fino alla Scozia. Mio padre era un ottimista di natura, e anche se negli ultimi anni doveva assumere le medicine, la migliore medicina per lui era l'amore per la montagna». E proprio i ricordi della montagna sono presenti nel B&B Borgo Garibaldi, in via Dino Buzzati a Belluno, condotto con passione da Valerio, che oltre a un alloggio era soprattutto luogo di racconti appassionati davanti alle teche e ai quadri delle foto di una vita di emozioni in montagna.
I funerali di Valerio Sani si terranno domani, 28 dicembre, alle 15 nella Chiesa di Loreto a Belluno.
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Il Gazzettino