Morto lo stambecco del Sorapis, aveva ingoiato una scatoletta di tonno

Morto lo stambecco del Sorapis, aveva ingoiato una scatoletta di tonno
BELLUNO - È un triste epilogo quello che ha avuto l’apparente bella storia del salvataggio, avvenuto domenica pomeriggio, di un esemplare di stambecco sulle...

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BELLUNO - È un triste epilogo quello che ha avuto l’apparente bella storia del salvataggio, avvenuto domenica pomeriggio, di un esemplare di stambecco sulle pendici del Sorapis a Cortina d’Ampezzo. Nelle ultime ore, infatti, l’animale è purtroppo deceduto a seguito dei postumi dovuti all’ingerimento di una scatoletta di tonno arrugginita.

LA VICENDA

Nel weekend lo stambecco era stato visto vagare con difficoltà a circa 2mila metri rischiando di soffocare. Subito allertati del pericolo da un guardiaparco di Cortina e dai Carabinieri forestali, sul posto sono in breve tempo intervenuti i Vigili del fuoco di Venezia con l’elicottero «Drago 139» che ha trasportato alle pendici del noto lago dolomitico un veterinario e una guardia provinciale che hanno subito cercato l’animale e, una volta trovato, lo hanno anestetizzato da circa 2mila metri di distanza con la tele-anestesia. Successivamente raggiunto e sedato, il veterinario ha potuto constatare come la scatoletta ingoiata impedisse allo stambecco di muovere la lingua. Una volta rimossa, e curato le lacerazioni dalla stessa provocate, l’animale è stato poi rilasciato in apparenti buone condizioni di salute. Nelle ultime ore, però, il triste epilogo.

«Non avrei mai voluto avere questa notizia – commenta Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano e compaesano del dott. Martini, il veterinario dell’Ambulatorio San Carlo e del CRAS di Treviso (Centro recupero animali selvatici) che per primo aveva soccorso l’animale - Tutti i volontari intervenuti sono, ovviamente, molto tristi ma consci di aver fatto tutto il possibile per salvarlo. Speravo fosse una storia a lieto fine e invece sono qui a raccontarvi di come un gesto così stupido da parte dell’uomo abbia causato la morte di questo splendido animale. Riflettiamoci sopra».

 

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Il Gazzettino