Renato Zuin, partita persa contro il grave male. Lo piange il suo Real Padova

Renato Zuin, allenatore molto stimato nel calcio giovanile padovano, si è spento dopo lunga battaglia con un male
PADOVA - Un grande lutto e un grande vuoto per il calcio padovano e per la comunità di Forcellini. L’altra notte si è spento Renato Zuin, allenatore delle...

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PADOVA - Un grande lutto e un grande vuoto per il calcio padovano e per la comunità di Forcellini. L’altra notte si è spento Renato Zuin, allenatore delle giovanili del Real Padova e persona ben conosciuta e apprezzata nel mondo del pallone. Domenica scorsa aveva compiuto 64 anni, ma da oltre un mese aveva ripreso a lottare contro un grave male che lo aveva colpito qualche anno fa, sempre affrontato con tenacia e positività, con il costante sostegno della figlia Chiara e della moglie Rosanna che, donando una parte del proprio fegato, aveva permesso sei anni fa un trapianto che sembrava far chiudere al meglio quella difficile partita. In pensione da sei anni, poco prima di ammalarsi e dopo avere lavorato come idraulico in un’azienda della zona, il filo conduttore di tutta la sua vita, oltre al legame con la famiglia, era proprio il calcio, sin da quando, con la maglia della Peron Gomme, aveva vinto il suo primo campionato Under 23, l’attuale Terza categoria, con esperienze poi in Seconda e nei campionati amatoriali. 


IL RICORDO
Poi la carriera da allenatore, divisa tra Noventa, Bassanello Guizza, San Paolo e soprattutto il Real Padova, club in cui operava da circa sette anni. Nella passata stagione aveva guidato la formazione esordienti, che per motivi di salute non aveva potuto riprendere in mano a fine agosto e al suo fianco in panchina negli ultimi anni c’era Massimo Rota, amico di lunghissima data, che con grande commozione ne traccia il profilo. 
«Sin da quando giocavamo insieme – racconta – avendo tre anni più di me, faceva quasi da chioccia a tutti noi. Una persona solare, non ricordo una volta in cui si sia arrabbiato ed era sempre a disposizione per dare una mano a chi ne avesse bisogno. Innamorato della propria famiglia e del calcio, aveva lasciato il segno con tutti e spesso mi capitava di incontrare persone da lui allenate anche trent’anni fa che mi chiedevano notizie e lo ricordavano con grande affetto». Oggi la prima squadra del Real Padova non sarà in campo a causa della sospetta positività di un ragazzo della juniores, ma la società sta già pianificando future iniziative per celebrare adeguatamente una persona che tanto ha dato ai suoi colori e allo sport in generale. 
LA TESTIMONIANZA

Tra i primi a dedicare un pensiero a Renato Zuin l’assessore comunale al personale Francesca Benciolini che lo conosceva personalmente in quanto i suoi figli erano allenati da lui. «Sei stato un uomo dallo sguardo attento e lungimirante – le sue parole - capace di vedere le potenzialità dei nostri ragazzi e incoraggiarli con convinzione, infondendo loro fiducia e autostima. Ti abbiamo ammirato come persona, capace di attraversare le fatiche della vita in modo positivo, dando a tutti speranza. Che il tuo sguardo continui a seguire i nostri ragazzi a cui hai dato tanto, tantissimo». Centinaia le testimonianze sulla “rete” di amici, compagni e suoi giocatori che lo descrivono come un riferimento fondamentale. Con lui, si legge in un commento, la squadra era una famiglia, senza rivalità e dualismi. Il funerale si svolgerà martedì alle 15 nella chiesa dello Spirito Santo a Forcellini.
 

 

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Il Gazzettino