Baby atleta morto, cinque anni fa la tragica scomparsa dello zio Luca Ometto: aveva 41 anni, era il fondatore di Webster

Luca Ometto morto a 41 anni era lo zio di Carlo Alberto
PADOVA - La tragedia che ha strappato alla vita Carlo Alberto non è la prima a lacerare il cuore della sua famiglia. Cinque anni fa infatti era mancato, vinto da un male...

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PADOVA - La tragedia che ha strappato alla vita Carlo Alberto non è la prima a lacerare il cuore della sua famiglia. Cinque anni fa infatti era mancato, vinto da un male incurabile, lo zio del 12enne, Luca Ometto. E ora genitori e parenti tornano a vivere quel dolore, amplificato dal dramma inaccettabile che è la morte di un figlio.


È una famiglia notissima quella formata da Dino Massimiliano Conte e dalla moglie Valentina Ometto. Insieme a Carlo Alberto e alla figlia di un anno più piccola vivono in un palazzo che affaccia su Prato della Valle. La stessa grande piazza dove ha sede anche l'Associazione Luca Ometto, la onlus fondata proprio per ricordare il giovane zio di Carlo Alberto e per portare avanti attività filantropiche e di ricerca scientifica.

Luca Ometto è celebre perché è stato un autentico pioniere nel mondo della tecnologia e dell'imprenditoria. Aveva poco più di vent'anni quando, nel 2000, fondò il sito Libreriauniversitaria e, poco dopo, anche Webster. Si tratta di vere e proprie librerie digitali, che in pochissimo tempo ebbero una eco immensa diventando non solo punti di riferimento per generazioni di studenti e lettori, ma anche, nel caso di Webster, la seconda più grande libreria online italiana. Nella sede fondata a Limena aveva raccolto attorno a sé oltre 50 dipendenti, puntando sempre sull'innovazione e venendo premiato anche dalla Camera di commercio.
Nel 2016 un glioblastoma (un aggressivo tumore al cervello) lo aveva strappato a 41 anni alla famiglia e al figlio allora 14enne. I suoi cari però, in sua memoria e con la promessa di trovare una cura per quel male, hanno creato l'associazione ancora oggi molto attiva e apprezzatissima in città.


Molti i progetti sostenuti, a partire da quelli dell'Istituto Oncologico Veneto proprio nel campo della ricerca sul glioblastoma. Fra questi il progetto Regoma su un farmaco che riesce a dare un'aspettativa più lunga ai malati. Inoltre è nato il Premio Luca Ometto, un riconoscimento per i giovani talenti del mondo della ricerca. L'associazione inoltre sostiene Adotta un ricercatore, con cui finanzia con una borsa di studio un giovane ricercatore dello Iov.
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Il Gazzettino