Diventò scrittore per lasciare un messaggio alla figlioletta: premio letterario ricorda Andrea, papà morto a 33 anni

Andrea "Biz" Bizzotto con la sua piccola
CITTADELLA - La lotta contro il tempo che la inesorabile malattia gli lasciava l’ha utilizzata per riuscire a dare alla figlioletta Giulia Grace, di neanche due...

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CITTADELLA - La lotta contro il tempo che la inesorabile malattia gli lasciava l’ha utilizzata per riuscire a dare alla figlioletta Giulia Grace, di neanche due anni, una testimonianza attraverso un libro di chi era il suo papà. E gli amici altrettanto di corsa impegnati a ribattere a computer i manoscritti. Andrea “Biz” Bizzotto, ingegnere nato a Cittadella, cresciuto a Bassano del Grappa e residente in Germania dove si era sposato, è riuscito a pubblicare il libro. 

LA SUA BIMBA LO LEGGERÀ
Giulia Grace lo leggerà. Andrea è riuscito anche a presentarlo, il volume “Storia di un maldestro in bicicletta”. Poi, il primo marzo del 2019, la sua corsa terrena si è conclusa a 33 anni. Molto, troppo, presto. La sua grande forza di volontà nello scrivere tra una pausa e l’altra delle cure anche nel letto d’ospedale, l’impegno degli amici, il gesto di grandissimo amore di “Biz” verso la sua creatura e la moglie trasposti nelle pagine del libro, sono diventati un caso letterario nazionale. La casa editrice cittadellese Brenta Piave Edizioni lo scorso anno ha lanciato un premio letterario. Che continua ancora più definito e specifico. 
«Il premio in questo 2020 non può che avere un tema: il Covid-19 - spiegano Rebecca Frasson, presidentessa della giuria e curatrice della stesura defininitiva del libro di Bizzotto, e l’editore che porta, è una casualità, lo stesso nome dell’autore scomparso, Andrea Bizzotto -. Vogliamo quindi raccogliere racconti: di verità, di introspezione, di denuncia, di fatica, di lotta contro la pandemia, di bellezza ricavata nelle pieghe di questa situazione epocale. Apriamo a racconti che consentano di valorizzare la capacità di osservare, capire, indagare, svelare storie e vissuti di un virus così micro che sta sconvolgendo in maniera macro abitudini, stili, pensieri. Nello spirito del Biz sappiamo bene come drammi e ferite abbiano la possibilità, per chi scrive e per chi legge, di svelare un di più di autenticità, consapevolezza, umanità». 

UN PREMIO IN MEMORIA


La seconda ed ampliata edizione del premio valorizza la coralità: la giuria selezionerà dieci tra le opere che arriveranno e i dieci vincitori vedranno pubblicati i loro lavori. I racconti, che consentiranno alla bicicletta di continuare a correre, vanno inviati entro le 24 di venerdì 4 dicembre alla mail: brentapiave.edizioni@graphico.org ed avere fra le 5 e le 20 mila battute. La premiazione si svolgerà in modalità Zoom con diretta sulla pagina facebook “Storia di un maldestro in bicicletta” il 17 dicembre alle 21, esattamente a due anni di distanza dal lancio del libro del “Biz”.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino