Morto Antonio Meneghetti, ha donato la luce alle mura di Treviso

TREVISO - La città piange Antonio Meneghetti, 84 anni di Treviso, scomparso il 5 maggio alla Casa dei Gelsi, apprezzato perito industriale, professione che aveva svolto...

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TREVISO - La città piange Antonio Meneghetti, 84 anni di Treviso, scomparso il 5 maggio alla Casa dei Gelsi, apprezzato perito industriale, professione che aveva svolto nella sua Treviso, dove risiedeva, e nel suo studio tecnico di Mogliano. Aveva inoltre un innato talento per la narrazione, la scrittura, la fotografia naturalistica e un grande amante della montagna. Una passione forte e le sue immagini, i ricordi della montagna, il Cadore in primis come la casa di Laggio, e le sue parole di sconforto ma anche di speranza sono state forti testimonianze del decorso della leucemia acuta che lo ha portato velocemente alla morte. «Pur essendo a conoscenza della gravità della mia malattia, vivo in serenità e pacatezza, nel qui e ora, senza pensare al futuro» aveva scritto sui social qualche settimana addietro.

La vita

Malattia che non ha lasciato scampo anche se continuava a sperare di poter rivedere e riabbracciare la sua amata moglie Itala, con la quale si era sposato nel 1963, anche lei afflitta da una malattia invalidante ed ospite al “Menegazzi” a San Giuseppe. Ma per Antonio non è andata come sperava. Oltre alla moglie lascia anche i figli Carlo che risiede a Mogliano, con il quale aveva condiviso a lungo l’attività professionale, ed Enrico operatore finanziario che vive a Londra, oltre alle nuore Chiara e Petra e i nipoti Francesco Greta, Emma e Victoria. Di Antonio Meneghetti va ricordato il suo impegno, che molti sottolineano straordinario, per il Rotary Club Treviso di cui era stato presidente del 2004 – 2005, e per molti anni segretario e socio onorario. A lui si deve il progetto, firmano nel 1998 a titolo di volontariato, della prima illuminazione delle mura cittadine, da Porta Santi Quaranta a Porta Caccianiga, realizzato appunto dal club trevigiano come esperimento e omaggio alla città nel 2000. Come suo è stato il progetto, sempre a titolo di volontariato, dell’impianto elettrico della Casa dei Gelsi dove appunto è deceduto dopo aver trascorso gli ultimi giorni della sua vita. Oltre alla famiglia, Antonio ha lasciato parenti, amici ed estimatori della sua grande disponibilità e generosità. Il funerale verrà celebrato giovedì 11 alle 15.45 alla chiesa parrocchiale di Santa Maria del Rovere a Treviso. Dopo la cerimonia la salma verrà cremata, la famiglia chiede non fiori ma eventuali offerte per l’Advar Casa dei Gelsi. 

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Il Gazzettino