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UDINE - «Un evento necessario e pensato, che a Lorenzo era dovuto, e finalmente siamo riusciti a realizzarlo, ottenendo risposte unanimi e convergenti, pertanto è un primo traguardo da cui partire». Lo ha hanno detto oggi Maria Elena e Dino Parelli, genitori di Lorenzo, morto a 18 anni il 21 gennaio 2022 colpito da una trave d'acciaio l'ultimo giorno di un tirocinio in azienda previsto dal suo percorso di studi. I genitori hanno commentato un incontro svoltosi a Udine un anno dalla tragica morte del loro figlio, da loro stessi organizzato, con la partecipazione di istituzioni, scuole, aziende. L'incontro ha anche sancito il varo di un memorandum, «La Carta di Lorenzo», che indica regole per la sicurezza dei percorsi educativi nei quali si inserisce l'esperienza in azienda. «Questo documento ci dà speranza - hanno continuato i genitori insieme con l'altra figlia, sorella di Lorenzo, Valentina - e rappresenta un salvagente a cui aggrapparsi anche per la nostra famiglia, perché quando si perde un congiunto si rischia di annaspare, ma a un certo punto ci si deve rimettere in piedi e trovare la forza per continuare». All'incontro ha partecipato anche il governatore del Fvg Massimiliano Fedriga. «Ringraziando i genitori di Lorenzo per quanto stanno facendo - ha detto - ribadisco che sul tema della sicurezza sui posti di lavoro e nell'alternanza scuola-lavoro ci deve essere un impegno collettivo, perché la parte normativa e l'applicazione delle stesse leggi non è sufficiente».
Il presidente del Consiglio regionale
«Ci impegniamo a costituire nella prossima legislatura un Osservatorio sulla salute e sulla sicurezza nel mondo del lavoro.
Il Gazzettino