Addio ad Antonello Nicolai, l'osteopata degli sportivi. Il saluto della Reyer

Antonello Nicolai, morto 62 anni
MESTRE - Con le sue mani ha curato schiere di pazienti, semplici cittadini, personalità pubbliche e sportivi, compresi gli atleti della Reyer. Ma non ha potuto nulla contro...

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MESTRE - Con le sue mani ha curato schiere di pazienti, semplici cittadini, personalità pubbliche e sportivi, compresi gli atleti della Reyer. Ma non ha potuto nulla contro la malattia che l'aveva colpito. Si è spento lunedì sera all'ospedale dell'Angelo Antonello Nicolai, presidente e fondatore con Francesco Comisso dello studio Fkt, punto di riferimento cittadino per anni per la fisioterapia e la riabilitazione. Aveva 62 anni, e fino a pochi giorni prima del ricovero si era occupato della schiena di un giocatore della Reyer bisognosa di cure. «Aveva una sapienza con le mani fuori del comune», lo ricorda il fratello Calogero, medico legale. «Talora capitava che le persone ringraziassero me per le cure prestate da mio fratello».


La carriera di Antonello Nicolai era strettamente legata al poliambulatorio Fkt, che aveva aperto nel 1997 al centro Terraglio Uno: «Era una persona meravigliosa, serena e positiva - commenta commosso Francesco Comisso - si faceva benvolere dalle persone e nel lavoro sapeva essere rigoroso e innovativo». Fin dagli inizi lo studio si era occupato di terapie e riabilitazione anche in ambito sportivo. Nel 1999 Nicolai seguiva come osteopata i giocatori del Venezia in serie A e, con la rinascita della Reyer, aveva cominciato a seguire le formazioni maschile e femminile della società nella massima serie. Un'attività proseguita fino all'ultimo. Ieri sera la Reyer sul proprio sito ha voluto ricordare Nicolai, «amico, tifoso orogranata e osteopata di riferimento» della società. Numerose in queste ore e attestazioni di cordoglio giunte alla famiglia. Nicolai lascia l'anziana mamma, la moglie, due figli e il fratello. Per i funerali sarà necessario attendere per motivi di ordine logistico la prossima settimana. Per espressa volontà della famiglia eventuali offerte potranno essere devolute all'Ail, l'Associazione per la lotta alle leucemie.
 

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Il Gazzettino