Polesani morti a New York: altra colletta per riportare in Italia il corpo di Luca, Alessio invece sarà cremato

Le due vittime, Luca Nogaris e Alessio Picelli
ROVIGO - È il dottor Prial il medico legale che ha eseguito l’autopsia, al Queens Hospital Center di New York, sui corpi di Luca Nogaris e Alessio Picelli. I due...

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ROVIGO - È il dottor Prial il medico legale che ha eseguito l’autopsia, al Queens Hospital Center di New York, sui corpi di Luca Nogaris e Alessio Picelli. I due rodigini sono stati ritrovati senza vita la scorsa settimana, in un appartamento in zona Long Island. I tempi per conoscere gli esiti degli esami autoptici rischiano di essere lunghi: i risultati potrebbero arrivare addirittura tra venti giorni.



L’OBIETTIVO

A interessarsi della vicenda, per la famiglia di Luca Nogaris, è l’avvocato Elena Gagliardo: «Stamattina (ieri per chi legge) ho incontrato per la prima volta il padre, Flavio Nogaris, per capire come muoverci. Il primo obiettivo è riportare a casa la salma in tempi brevi e capire se l’assicurazione sanitaria copre i costi in caso di decesso. Speriamo di accelerare i tempi: nel frattempo ho scoperto che il dottor Prial è il medico legale che ha eseguito l’autopsia. Ci sono altri contatti in corso con l’ospedale e le pompe funebri».
I genitori e la moglie di Alessio Picelli, invece, hanno scelto di percorrere un’altra strada. «Abbiamo dato l’ok alla cremazione del corpo di Alessio - spiega il padre, Lauro Picelli - siamo già in contatto con la ditta americana che si occuperà della procedura, ma ancora non conosciamo i tempi e non sappiamo quando torneranno in Italia le ceneri di nostro figlio».

RACCOLTA FONDI

L’ex moglie di Luca Nogaris, Stefania Zambon, ha scelto di affidarsi ai canali virtuali di “gofundme” per avviare una seconda raccolta fondi. Una breve descrizione accompagna il testo pubblicato: «Luca è mancato improvvisamente in America, in circostanze non ancora chiare e che difficilmente lo saranno. Per riportarlo a casa servono, purtroppo, molti soldi. Sono state fatte molte illazioni su di lui: molti si divertono a rovinare l’immagine di un grande lavoratore e soprattutto papà, che faceva di tutto per portare a casa pochi ma importanti soldi per mantenere i suoi bambini. Io sono in difficoltà per crescere le mie tre creature. Aiutaci a superare questo bruttissimo evento e a riportare a casa la salma. Grazie mille per il tuo contributo».

Parallelamente alla raccolta fondi online, è sempre possibile aiutare la famiglia di Luca Nogaris. Gli amici Maurizio Bardella, Marco Venuto e Fabio Baroni hanno pubblicato un post sui social network, per dare un sostegno concreto e diffondere il più possibile il messaggio: «Per chi volesse e potesse contribuire per il rimpatrio della salma di Luca Nogaris dagli Stati Uniti è possibile lasciare un’offerta libera alla pizzeria da Nino, alla pizzeria Terzo Tempo, al Bar Barrique di Rovigo oppure al Panorama Longe blu Bar di Boara Pisani. Lasciamo le coordinate bancarie per una piccola donazione: Banca Reale IT13G0313811700000013399696 Intestato a: Stefania Zambon. Auspichiamo un interesse da parte di tutti e soprattutto delle istituzioni». Secondo le cifre aggiornate a ieri pomeriggio sono stati raccolti 1.108 euro, che vanno sommati ai 390 euro arrivati grazie a “gofundme”.
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Il Gazzettino