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MESTRE - Tre medici sotto inchiesta per la morte di Giorgio Galvani, titolare di quella che è considerata la pescheria per eccellenza di Mestre. Sulla base di un esposto presentato dai familiari della vittima, la sostituto procuratore di Venezia, Laura Cameli, ha disposto l'autopsia sul corpo del settantaseienne, nominando quale consulente medico legale della Procura il dottor Terranova e invitando tre medici del Pronto soccorso dell'ospedale All'Angelo di Mestre a partecipare alla perizia per potersi eventualmente difendere nel caso in cui dovessero emergere omissioni o carenze nell'assistenza prestata al paziente. Il legale dei tre medici, l'avvocato Giuseppe Sarti, ha incaricato un proprio consulente di fiducia, il dottor Zancaner, affinché partecipi all'autopsia. E lo stesso ha fatto il legale dei familiari della vittima, l'avvocato Marco Marcelli, il quale ha nominato quale perito di parte il dottor Nicolai. L'esame autoptico è stato eseguito ieri pomeriggio, ma per avere un quadro preciso della situazione bisognerà attendere qualche settimane, ovvero l'esito degli esami istologici sui tessuti prelevati.
Il malore improvviso e la morte
Il decesso di Galvani risale allo scorso 9 novembre. Fino a pochi giorni prima l'uomo stava benissimo, come hanno spiegato i familiari: andava a pescare e soprattutto lavorava al banco del mercato di San Michele che la sua famiglia ha aperto tanti anni fa, tramandando il mestiere di generazione in generazione. Poi, improvvisamente, aveva iniziato a sentirsi male. Inizialmente sembrava un malore da poco, ma poi la situazione peggiorò, in particolare a partire da domenica 7 novembre.
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Il Gazzettino