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AVIANO - È morta ieri, dopo tre anni trascorsi in stato vegetativo, Sara Franzato; aveva 53 anni. In molti la ricorderanno come l'anima del ristorante San Giorgio, di cui interpretava alla perfezione il ruolo della padrona di casa: espansiva ed estroversa, si occupava del rapporto con la clientela e della gestione del personale. «A mia mamma è sempre piaciuto stare a stretto contatto con i clienti, conoscerli e trascorrere del tempo con loro», racconta la figlia Giorgia. Sara ed il marito Luciano avevano acquistato il ristorante nel 2007 insieme al fratello di lui, a sua moglie e ad un amico. Sin dal loro matrimonio i due avevano vissuto ad Aviano, terra natia di Luciano. Sara, originaria di Casarsa, era avianese di adozione: si era trasferita dopo aver trovato conosciuto il futuro marito tramite una lavanderia che lei gestiva ad Aviano. Altra caratteristica che contraddistingueva Sara era la generosità: aveva avuto un ruolo di spicco nell'organizzare la giornata di fine gennaio al San Giorgio, con l'obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro per il Cro. Lettrice vorace, nel tempo libero si immergeva nel mondo dei libri, soprattutto i gialli e le poesie. La sua altra grande passione era viaggiare.
IL MALORE 3 ANNI FA
La morte di Sara, in qualche modo, ha trovato una famiglia che aveva già fatto i conti con la scomparsa della mamma: il vero e proprio fulmine a ciel sereno era avvenuto tre anni fa, nel 2018.
Il Gazzettino