VENEZIA - La Procura della Repubblica di Venezia ha disposto un supplemento di indagine autoptica sul corpo di Sandrine Bakayoku, la richiedente asilo ivoriana di 25...
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«Abbiamo acquisito tutta la documentazione medica sulla 25enne - rileva D'Alessandro - e alla luce di ciò, oltre a trasmettere le carte al medico, abbiamo deciso che vengano fatti degli approfondimenti legati allo stato di salute complessivo, e non solo sulla causa del decesso, della giovane ivoriana». Da chiarire, tra l'altro, se la donna fosse ricorsa ad aborto e in che circostanze. Gli accertamenti del medico saranno solo sul corpo di Sandrine: la Procura ha escluso che, allo stato attuale, siano avviati controlli sulle altre donne ospiti del centro per valutare se vi siano stati casi di violenza, prostituzione o aborti.
Al Centro di prima accoglienza di Cona è tornata la normalità ma le indagini proseguono a ritmo serrato. Le indagini, alle quali partecipano uomini delle polizia giudiziaria di vari corpi, sono state definite «urgenti» ma non per questo «si vuole sparare nel mucchio - ha detto D'Alessandro - perché su 1.300 persone, sono solo una minoranza ad essere responsabili dei danneggiamenti con principio di incendio e del sequestro di persona di alcuni operatori». «Lavoriamo velocemente - ha aggiunto - ma con cautela, perché vogliamo identificare con precisione le persone che potranno essere eventualmente indagate per l'accaduto: ci vuole una ricostruzione puntuale dei fatti ed è quello che stiamo facendo anche con dei video». In campo è scesa anche la Digos per individuare se all'interno del Cpa ci siano "fazioni" ben precise, tra cui potrebbero esserci dei sobillatori, ma anche in chiave antiterrorismo.
Il Gazzettino