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QUINTO - Le aveva giurato amore eterno. E non è riuscito ad accettare che un destino crudele gli abbia portato via la sua Giovanna, la JoJo icona delle Harley. A un amico, in tempi non sospetti, Luca aveva confidato che «se un giorno JoJo fosse mancata, lui sapeva già cosa fare». Parole che ieri pomeriggio sono risuonate come una macabra profezia. A cui si è aggiunto un biglietto per spiegare il gesto. Luca Simionato, 54 anni, notissimo restauratore del marchio americano si è tolto la vita tre giorni dopo la morte della moglie Giovanna Vanin. Alla vigilia del suo funerale, fissato per oggi alle 15. Ma lui anziché dirle addio ha voluto raggiungerla. Il corpo esanime è stato ritrovato verso le 13.30 in un cantiere di via Nogarè, poco distante da casa. Sono stati alcuni operai a fare la macabra scoperta e a chiamare i soccorsi. Ma era già troppo tardi.
PERDITA DEVASTANTE
La moglie, di 55 anni, era stata colpita da un infarto domenica scorsa, accasciandosi tra le braccia del marito di ritorno da una gita in moto a Marano Lagunare (Udine).
ASSIEME PER SEMPRE
Lui e la moglie erano una coppia affiatatissima: condividevano tutto: la quotidianità, la passione per le moto, le difficoltà. «Con questo scatto inedito festeggiamo i nostri 26 anni di love» scriveva sui social JoJo la mattina del 4 maggio, ignara che la loro felicità sarebbe andata in frantumi due settimane dopo. «Ci siamo conosciuti 27 anni fa - raccontava Luca -. Io avevo già la passione per le moto e subito si è appassionata anche lei. Era una donna meravigliosa». Per dieci anni la coppia aveva vissuto in Canada, il paese in cui era nata Giovanna, da genitori emigrati. Poi nel 2012 i due harleysti erano tornati nella Marca e si erano trasferiti definitivamente a Quinto. Che la morte di Giovanna sarebbe stata un colpo durissimo per Luca lo sapevano tutti. Ma nessuno si sarebbe aspettato un gesto estremo.
L'ULTIMO SALUTO
Ieri mattina Luca è passato in Municipio a ringraziare gli uffici per la vicinanza e la disponibilità dimostrata in vista del funerale, che si annuncia affollatissimo, «Grazie, grazie, grazie. Siete davvero delle belle persone», è il messaggio che ha inviato al sindaco Stefania Sartori. «Siamo tutti davvero sconvolti. È una tragedia che ci lascia senza parole - dice la prima cittadina -. Avevamo assicurato che sarebbe stato tutto pronto per il funerale e che saremmo stati a disposizione per qualsiasi cosa». A mezzogiorno ha telefonato al parroco senza lasciar trasparire il proposito suicida. «Non riusciamo neanche a parlare da quanto siamo sconvolti» - dice Claudio, uno dei due fratelli.
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Il Gazzettino