Alice, la perdita dei cari e l'anoressia. ​Disposta l'autopsia sulla 26enne

Alice Signorini
BERGANTINO - Il giorno dopo, la notizia della morte a 26 anni di Alice Signorini continua a lasciare sgomenti. Perché Alice era una ragazza a cui era impossibile non volere...

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BERGANTINO - Il giorno dopo, la notizia della morte a 26 anni di Alice Signorini continua a lasciare sgomenti. Perché Alice era una ragazza a cui era impossibile non volere bene, che aveva sempre una buona parola per tutti ed era prodiga di consigli, con la gentilezza che la contraddistingueva.


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Eppure, Alice ha perso la sua battaglia contro l'anoressia - una battaglia iniziata sei anni prima -, un male di cui si parla ancora troppo poco. Alice è stata trovata senza vita dai vigili del fuoco, nel suo appartamento di Legnago, in via Matteotti, l'altra mattina alle 8. A dare l'allarme era stata sua zia Donatella, che la aspettava per la colazione e, non vendendola arrivare, aveva allertato i soccorsi. Donatella è la sorella di Paolo, padre di Alice, venuto a mancare qualche anno fa, come la moglie Angelica Vicentini.
 
DOPPIO LUTTO In un paio d'anni Alice era rimasta senza i due genitori, oltre ad avere perso la nonna Carla, cui era molto legata. Tutta la famiglia Signorini era molto nota e stimata nella zona, anche fuori provincia. Claudio Moretti, regista teatrale bergantinese, negli ultimi anni ha lavorato, nella propria compagnia del Maggio teatrale, con Paolo Signorini e con sua madre Carla, oltre che con la stessa Alice.

Tre generazioni (nonna, padre e figlia) che, nel tempo libero, amavano recitare sul palco: «Quella famiglia era teatro puro. Per loro era naturale comunicare con le persone per farle divertire. Com'erano nella vita, così erano in scena». La passione di Paolo e Carla per la recitazione era stata dunque trasmessa ad Alice, che si era avvicinata al teatro con l'intraprendenza tipica della sua età: «Ho visto Alice poco tempo fa conclude Moretti - quando è venuta a vedere le nostre ultime commedie. Sorrideva lo stesso, pur nella sua sofferenza. Era una famiglia molto unita, che lascia un vuoto nella nostra comunità, ma che ora potrà riabbracciarsi».


Da un mese Alice si era trasferita da Bergantino a Legnago per lavoro. Il medico le aveva consentito di tornare al suo impiego di bancaria ad inizio marzo, dopo un anno di stop per malattia. Un breve periodo a Legnago e poi il trasferimento nella filiale Monte dei Paschi di Cologna Veneta. Il magistrato ha disposto ieri l'autopsia sul corpo della giovane. È ancora quindi da definire la data dei funerali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino