Trovata morta da un passante a pochi metri da casa: è caduta e annegata nel fosso

INDAGINI IN CORSO Il luogo in cui è stato trovato il corpo della donna
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MESTRE - Come ogni mattina era uscita per la sua passeggiata di inizio giornata. Qualche chilometro a piedi sulla strada con lunghi tratti di verde. Ieri però non è più rientrata. È stata ritrovata cadavere nel fosso che costeggia via Tarù non molto lontano dalla sua abitazione al civico 28: quando, verso le 14, è arrivato il medico con l’ambulanza del 118 purtroppo la donna, una 69enne, era già morta. 


L’ALLARME
A dare l’allarme, poco più di un’ora prima è stata la sorella preoccupata dal fatto che non riusciva a contattarla. «Ho provato ripetutamente al cellulare ma senza risposta, poi sono andata a casa e non c’era. Non è da lei non avvisare. Sono sicura che le sia successo qualcosa» questo in sintesi quanto ha spiegato al telefono con le forze dell’ordine. Le ricerche sono scattate immediatamente. Nel giro di poco la tragica conferma. Una passante infatti ha chiamato il 113 segnalando che c’era un corpo nel fossato appunto di via Tarù a Trivignano, era a faccia all’ingiù, un’anziana: «Temo sia senza vita».


I SOCCORSI
Sul posto sono arrivati i poliziotti della Volante, il personale del Suem e i vigili del fuoco con la squadra sommozzatori. Purtroppo, come anticipato, per la pensionata non c’era più nulla da fare. Sono stati i sub dei pompieri a recuperare la salma riversa nell’acqua, non molto profonda, in posizione prona. Il decesso da quanto emerso, viene fatto risalire a qualche ora prima del ritrovamento.


LE IPOTESI
Informato dell’accaduto il magistrato di turno, è stato fatto intervenire anche il medico legale che ha proceduto con una prima ricognizione cadaverica. Questo per escludere eventuali responsabilità di terzi. Sul corpo non sono stati rinvenuti segni di percosse o colluttazioni, né di traumi dovuti a un eventuale incidente stradale. Fra le ipotesi infatti anche quella di un pirata al volante che una volta investita la 69enne si fosse dato alla fuga senza soccorrerla. Alcune tracce di trascinamento sulla sponda dal canaletto fanno pensare a una scivolata accidentale, dovuta a un’improvvisa perdita di equilibrio o a un malore. Una caduta rovinosa che può aver comportato la perdita di conoscenza che purtroppo si è rivelata fatale.


LE INDAGINI


Supposizioni che potranno essere confermate o meno solo con altri accertamenti. La Procura della Repubblica di Venezia ha messo la salma a disposizione dell’autorità giudiziaria autorizzandone la rimozione e il trasporto all’obitorio dell’ospedale di Mestre: non si esclude che, per fare chiarezza definitiva sulle cause della morte, venga disposta l’autopsia. La 69enne viveva da sola: a poca distanza la residenza dei familiari che sono sconvolti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino