Morbillo, casi in aumento, soprattutto tra maggio e luglio. Picco a Venezia

I casi di morbillo sono in aumento
VENEZIA - Si registra nel Veneziano il maggior numero di casi di morbillo segnalati nel 2019, con una recrudescenza in particolare nell’ultimo periodo, tra maggio e luglio,...

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VENEZIA - Si registra nel Veneziano il maggior numero di casi di morbillo segnalati nel 2019, con una recrudescenza in particolare nell’ultimo periodo, tra maggio e luglio, mesi in cui sono state accertate almeno una ventina di persone infette (portando il totale a trenta nei primi sette mesi dell’anno), la maggior parte delle quali (circa i due terzi) in centro storico. Non si può comunque parlare di emergenza, piuttosto di un fenomeno ciclico già emerso anche in passato, e non tale da destare apprensione. L’Ulss 3 infatti rassicura: «Non c’è motivo di allarme, i casi verificatisi fino ad ora sono poco più di 20 e proprio per questo c’è lo spazio per un sereno intervento di prevenzione». Da rilevare che si è trattato per lo più di soggetti adulti tra i 30 e i 50 anni, parliamo dunque di quella fascia d’età oggi ancora in qualche modo a rischio di contagio: chi non ha avuto la malattia da piccolo e non è stato vaccinato.

 
BIMBI “TRANQUILLI”
«Il fenomeno non è collegabile al tema della vaccinazione pediatrica, – spiega infatti l’Azienda sanitaria - che peraltro a Venezia l’Ulss 3 Serenissima sta conducendo con risultati molto positivi, con una copertura che ha raggiunto e superato il 96% dei bambini, migliorando addirittura l’obiettivo regionale posto al 95%». Nessuna emergenza quindi, né per grandi né per piccini, questi ultimi lo ricordiamo se vorranno andare a scuola il prossimo anno dovranno comunque essere regolarmente vaccinati. Per quanto riguarda le famiglie dei contagiati in queste ultime settimane nel territorio provinciale, l’Ulss 3 Serenissima già ha provveduto ad offrire ai contatti più stretti, parenti e amici, la profilassi specifica: la anti morbillo-parotite-rosolia.
Da inizio anno a oggi in Veneto sono stati segnalati comunque circa una ottantina di casi, l’80% dei quali ha riguardato appunto persone non vaccinate, una trentina i ricoveri, età media tra i 33 e i 34 anni, egualmente distribuiti tra maschi e femmine. Dopo Venezia, dove si toccano i trenta casi,la provincia che ha registrato un’incidenza maggiore è Verona (meno della metà del Veneziano), seguono Treviso, Vicenza, Padova, Belluno e per ultima Rovigo. Una possibile interpretazione dei dati potrebbe essere direttamente collegata alla grande vocazione turistica del territorio veneziano, dove soggiorna circa la metà dei visitatori che arrivano nella nostra regione.
EFFETTO PRESENZE
Maggiori relazioni, scambi, contatti. Dall’altro lato va anche sottolineato però che pur parlando di una ripresa significativa della malattia, essendo appunto una patologia infettiva causata da un virus, basta avere un caso in famiglia per crearne subito di nuovi laddove ce ne siano le condizioni, un altro motivo in più per non destare timori. Sempre per quanto riguarda il Veneto, il trend generale è comunque in crescita dal settembre del 2016 a oggi, con un picco particolarmente elevato che è stato rilevato nei primi mesi del 2017, poi la situazione è rientrata al livello di normalità nell’arco di tutto il 2018, mentre i numeri sono tornati gradualmente a salire a partire appunto dagli ultimi mesi di quest’anno. La fascia d’età più colpita è quella dai 15 ai 39 anni, subito dopo vengono le persone che si collocano tra i 40 e i 64 anni.
LE VACCINAZIONI

Il morbillo è una malattia prevenibile attraverso la vaccinazione, spiega l’Ulss 3 che tiene a sottolineare come «La copertura dei nostri bambini aumenta se si considera l’arco temporale 2002-2016 (2-16 anni), che tiene conto dei richiami: per la prima dose del vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MPR), nel Distretto del Veneziano si conta un 96,6% di copertura; a Mirano Dolo un 95,6% e a Chioggia un 98,9%, per una percentuale nell’Ulss 3 Serenissima del 96,3%». Restando in tema di vaccinazioni, l’Ulss 3 evidenzia infine anche i risultati raggiunti contro la poliomelite: con un 96% pieno di copertura (Distretto del Veneziano: 97,3%; Distretto di Mirano-Dolo: 94,6%; Distretto di Chioggia: 97,8%).
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Il Gazzettino