OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TREVISO - Capriolo sbranato sulla presa 16: è allarme lupi. La strada che appartiene in parte al Comune di Montebelluna in parte a quello di Volpago è stata teatro ieri mattina di una situazione che ha preoccupato molti residenti. Alla Protezione civile di Volpago è stata segnalata la presenza, a bordo strada, di un capriolo sbranato. Sul posto sono intervenute la Protezione civile e la Polizia locale di Volpago. Poi però si è appurato che, per pochi metri, il punto del ritrovamento era nel Comune di Montebelluna. E' stata quindi chiamata in causa la Protezione civile di Montebelluna, diretta da Antonio Netto, che ha provveduto a recuperare la carcassa dell'animale, un esemplare maschio, e a portarla ai magazzini comunali. Questa è poi stata smaltito da Contarina.
LA PREOCCUPAZIONE
Una situazione che ha fortemente preoccupato l'intera amministrazione di Volpago, in particolare il sindaco Paolo Guizzo, che teme per le persone che frequentano la zona, portando magari in passeggiata il proprio cane.
I PREDATORI
Anche perché c'è chi parla esplicitamente della presenza di lupi. «Un signore della zona -dicono dalla Protezione civile di Montebelluna- diceva di aver visto nei giorni scorsi dei lupi sul Montello. Ovviamente però il dato va preso con le pinze». Difficile spiegare fino a che punto arrivi la realtà e dove cominci invece la fantasia. Sta di fatto, però, che non è la prima volta che sul Montello si verificano episodi simili. Proprio in quella stessa presa, la 16, nella parte più a nord, in Comune di Crocetta, lo scorso anno, in maggio, il veterinario di Signoressa Luciano Mondin era stato chiamato a intervenire nella zona tra Ciano e Santa Mama per soccorrere una pecora ferita. E vicino alla stessa c'erano tre agnelli sbranati. «Con ogni probabilità pecora e agnelli sono stati attaccati da un lupo» aveva detto allora Mondin, esprimendo la convinzione che ormai il lupo sia arrivato sul Montello. Di qui l'invito alla popolazione ad adottare le contromisure con recinzioni adeguate e cani da guardiania. Ora, la storia si ripete. (lb)
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino