La lite alla discoteca Casablanca finisce a bottigliate in testa

La lite alla discoteca Casablanca finisce a bottigliate in testa
MONTEGROTTO - Qualche sguardo ammiccante non gradito, oppure una parola di troppo fraintesa sarebbero all’origine dell’acceso diverbio scoppiato l’altra...

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MONTEGROTTO - Qualche sguardo ammiccante non gradito, oppure una parola di troppo fraintesa sarebbero all’origine dell’acceso diverbio scoppiato l’altra notte, attorno alle 2, all’interno della discoteca “Casablanca” di via Vivaldi a Montegrotto. Una lite interrotta dall’arrivo dei carabinieri della stazione locale, avvertiti mentre erano impegnati in un’attività perlustrativa, che hanno avuto il loro daffare per calmare i protagonisti della vicenda: un cittadino tunisino e una ragazza italiana, arrivate al locale con due diversi gruppi di giovani. La ragazza ha dichiarato ai militari dell’Arma di essere stata colpita da una bottiglia scagliatale contro dal nordafricano.  

I FATTI
La giovane, che presentava un vistoso livido alla fronte, si è poi fatta medicare al pronto soccorso della vicina Casa di cura di Abano, dove ha avuto una prognosi minima dai sanitari del presidio ospedaliero. Di tutt’altro tenore la versione del nordafricano. Il presunto aggressore avrebbe infatti sostenuto, nella deposizione resa alla pattuglia dell’Arma, di non avere tenuto alcun comportamento aggressivo. Accusando a sua volta la ragazza di avere enfatizzato la gravità del diverbio. Restano insomma parecchi i particolari da chiarire. Primo fra tutti, cos’abbia effettivamente causato la contusione alla fronte della ragazza. I carabinieri intervenuti sul posto, per prima cosa hanno provveduto a riportare la calma all’interno del locale, dove l’atmosfera, a causa dell’acceso litigio fra i due si era decisamente “riscaldata”. Poi hanno identificato tutti i presenti, cercando di ricostruire con esattezza la vicenda all’origine dello scontro. Impresa apparsa subito non facile, in quanto le due parti in causa hanno dato, come detto, versioni totalmente discordanti.
LE INDAGINI

In poco tempo, comunque, nella discoteca il clima si è rasserenato. Terminata la fase degli accertamenti preliminari, la pattuglia ha informato sia il nordafricano che la ragazza che entrambi potevano presentare denuncia. Un passo che ufficialmente, al momento, nessuno dei due ha compiuto. Non vi erano infatti gli estremi di legge perché le forze dell’ordine procedessero d’ufficio. Un’indagine a questo punto, quindi, potrebbe essere avviata solamente nel caso in cui una delle due persone coinvolte, oppure entrambe, decidano di formalizzare una querela. La vicenda al momento, insomma, non avrà risvolti penali di alcun genere: una lite in discoteca, seppure un po’ sopra le righe, come ne avvengono di frequente. E conclusasi, fortunatamente, senza gravi conseguenze per nessuno dei presenti. La discoteca “Casablanca”, del resto, è nota come locale molto tranquillo, dove non si sono finora mai verificati grossi problemi. Una volta ritornata la tranquillità, la serata è normalmente proseguita.
Eugenio Garzotto Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino