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MONTEBELLUNA Dieci ragazzi, tutti giovanissimi, riuniti in un appartamento per una serata in compagnia, condita da qualche birra. Il tutto però nel pieno del coprifuoco, in condizioni di assembramento e consumando della droga. È ciò che i carabinieri del Nucleo radiomobile si sono trovati davanti sabato sera durante una delle perquisizioni che hanno portato all’arresto del 22enne S.W. e alla denuncia di due suoi cari amici e coetanei, tutti montebellunesi. Il primo aveva messo in piedi un florido giro di spaccio di marijuana e hashish, con il quale si manteneva essendo attualmente disoccupato. Tanto florido da poter vendere dosi di stupefacente di ottima qualità a prezzi concorrenziali e da guadagnarsi un solido parterre di clienti. Ragazzi molto giovani, tra i quali vi sono tanti studenti e alcuni minorenni residenti tra Montebelluna e i comuni limitrofi. Le indagini ora proseguono per identificarli tutti, mentre i dieci scoperti sabato sera saranno multati per la violazione delle norme anti Covid, dal momento che erano insieme dopo le 22 e al fuori dai comuni di residenza. Gli incontri in orario vitato negli ultimi tempi erano diventati un’abitudine.
L’OPERAZIONE
Da più di un mese i militari monitoravano spostamenti e incontri del pusher 22enne e del suo giro di clienti e amici.
GLI ACQUIRENTI
Oltre ai provvedimenti di natura penale, nei prossimi giorni verranno formalizzate con tutta probabilità anche diverse multe per violazioni in materia di Covid. Una delle perquisizioni ha portato i carabinieri a interrompere l’incontro serale di una decina di ragazzi, risultati tutti clienti di S.W. La modica quantità di droga in loro possesso gli ha evitato la denuncia, ma i comportamenti vietati dall’emergenza sanitaria erano palesi. I giovani infatti si trovavano nell’abitazione di uno di loro in numero molto superiore al consentito, erano senza le mascherine e non mantenevano le distanze interpersonali obbligatorie. Alcuni erano inoltre fuori comune dopo le 22, nel pieno del coprifuoco notturno. Tra i clienti del pusher arrestato figurano decine di giovani, residenti non solo a Montebelluna ma anche nei comuni vicini, che lo avevano scelto come fornitore poiché offriva merce di qualità a soli 10 euro al grammo. Ulteriori indagini sono in corso per risalire i canali di approvvigionamento del 22enne e per identificare tutti i suoi acquirenti.
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