VAL DI ZOLDO - È l'anno del Mas de Sabe. L'amministrazione De Pellegrin invita i cittadini nella sala congressi Almerindo Rizzardini di Fusine sabato...
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IL PROGETTO
I soldi in arrivo serviranno per pagare la progettazione dell'edificio, per sistemare il sentiero che lo collega all'abitato di Iral e per dotare lo stesso di tabelle informative. La ristrutturazione del maso è ancora lontana, ma essere arrivati fin qui nel suo recupero è già un successo importante per De Pellegrin. La vicenda, infatti, è lunga e complicata perché il Mas de Sabe per decenni è stato in mano a decine di proprietari, diviso in piccole particelle e perciò impossibile da gestire e riqualificare per il Comune. Da qualche tempo una buona parte della metratura è stata acquisita dal pubblico, ma si continua a lavorare per entrare nella disponibilità completa e poterlo così salvare. «Stiamo portando avanti questo percorso in collaborazione e in stretta sinergia con i proprietari spiega il primo cittadino -, convengono con noi sulla necessità di sistemarlo al più presto perché, così com'è, rischia di cadere. Alcuni di questi proprietari verranno con noi in visita a Bolzano il 22 gennaio, per vedere da vicino un immobile simile ristrutturato di recente e ora utilizzato per nuovi scopi». Il progetto europeo Italia Austria Shelter prevede il recupero di alcuni edifici rurali storici nell'area alpina del Veneto, dell'Alto Adige e del Tirolo. Nel Bellunese è coinvolta solo Val di Zoldo.
LA SERATA
«Sabato prossimo spiegheremo alla popolazione quanto fatto fino ad oggi prosegue il sindaco , per noi è fondamentale il recupero perché riveste un enorme valore per la nostra comunità. Il progetto parla anche di tradizioni e di recupero di un'antica cultura legata a questi edifici rurali». All'incontro interverranno, oltre al sindaco, anche Ester Angelini direttrice della Fondazione Angelini e Franco Alberti dirigente Pianificazione territoriale della Regione Veneto.
Alessia Trentin Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino