Mas de Sabe, il maso del 1300 della Val di Zoldo: «Salviamolo, è un simbolo»

Venerdì 17 Gennaio 2020 di ​ Alessia Trentin
Mas de Sabe in Val di Zoldo
VAL DI ZOLDO -  È l'anno del Mas de Sabe. L'amministrazione De Pellegrin invita i cittadini nella sala congressi Almerindo Rizzardini di Fusine sabato prossimo, 25 gennaio, alle 18 per parlare e condividere il grande sogno di riqualificare il prezioso simbolo della Vallata. Sarà l'occasione, per il sindaco Camillo De Pellegrin, per illustrare il progetto in partenza possibile grazie ai 130 mila euro di finanziamento ottenuti nell'ambito del progetto europeo Shelter e per invitare la popolazione a partecipare a quella che sarà una vera e propria opera corale. Riqualificare il maso del 1300, infatti, significherà anche ricostruirne la storia, ripescare dal passato documenti, foto, passaggi di proprietà, alberi genealogici. Per questo durante la serata il sindaco lancerà un appello alla comunità, affinché aiuti a risalire alla storia mettendo a disposizione documenti che ne parlano.

IL PROGETTO
I soldi in arrivo serviranno per pagare la progettazione dell'edificio, per sistemare il sentiero che lo collega all'abitato di Iral e per dotare lo stesso di tabelle informative. La ristrutturazione del maso è ancora lontana, ma essere arrivati fin qui nel suo recupero è già un successo importante per De Pellegrin. La vicenda, infatti, è lunga e complicata perché il Mas de Sabe per decenni è stato in mano a decine di proprietari, diviso in piccole particelle e perciò impossibile da gestire e riqualificare per il Comune. Da qualche tempo una buona parte della metratura è stata acquisita dal pubblico, ma si continua a lavorare per entrare nella disponibilità completa e poterlo così salvare. «Stiamo portando avanti questo percorso in collaborazione e in stretta sinergia con i proprietari spiega il primo cittadino -, convengono con noi sulla necessità di sistemarlo al più presto perché, così com'è, rischia di cadere. Alcuni di questi proprietari verranno con noi in visita a Bolzano il 22 gennaio, per vedere da vicino un immobile simile ristrutturato di recente e ora utilizzato per nuovi scopi». Il progetto europeo Italia Austria Shelter prevede il recupero di alcuni edifici rurali storici nell'area alpina del Veneto, dell'Alto Adige e del Tirolo. Nel Bellunese è coinvolta solo Val di Zoldo.

LA SERATA
«Sabato prossimo spiegheremo alla popolazione quanto fatto fino ad oggi prosegue il sindaco , per noi è fondamentale il recupero perché riveste un enorme valore per la nostra comunità. Il progetto parla anche di tradizioni e di recupero di un'antica cultura legata a questi edifici rurali». All'incontro interverranno, oltre al sindaco, anche Ester Angelini direttrice della Fondazione Angelini e Franco Alberti dirigente Pianificazione territoriale della Regione Veneto.
Alessia Trentin
Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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