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Anche il sistema sanitario regionale è interessato dalle spese necessarie a far "sopravvivere" i piccoli comuni del Friuli Venezia Giulia. Solo l'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, ad esempio, deve sborsare nei prossimi giorni circa 50mila euro a titolo di indennizzo per provare a trattenere nelle aree rurali e in montagna le farmacie ancora presenti sul territorio. Quasi il doppio, invece, si deve spendere in provincia di Udine per raggiungere lo stesso risultato. Una politica di aiuti che si rende necessaria per evitare il totale abbandono sanitario delle zone più marginali del territorio. Ma il successo non è sempre assicurato, anzi.
IL QUADRO
Quasi diecimila euro, in provincia di Pordenone, vanno a titolo di indennizzo alla farmacia di Pinzano al Tagliamento. Sono esborsi relativi all'anno scorso che l'AsFo sta rendicontando in questi giorni.
LA TESTIMONIANZA
«La norma - spiega il presidente locale di Federfarma, Francesco Innocente - è creata proprio per consentire la sopravvivenza delle farmacie nelle zone più decentrate della regione. Ogni territorio poi la declina come crede. Ad esempio, in Friuli Venezia Giulia abbiamo una quota di aiuti anche più alta rispetto alla media nazionale». Questo perché nella nostra regione c'è un tessuto molto ampio fatto di piccoli comuni e di realtà isolate. «Spesso, però, anche questi aiuti non sono sufficienti a garantire la permanenza delle farmacie nelle aree più a rischio spopolamento - prosegue ancora Francesco Innocente -. Parliamo infatti di realtà che faticano anche a chiudere un bilancio in attivo. Quando va bene si arriva al pareggio. Spesso c'è un unico titolare dietro al bancone. Una persona che come dico io vive praticamente "in prigione", perché per riuscire a portare a casa uno stipendio non può avere a disposizione dipendenti».
LA CRISI
«Nonostante gli aiuti, però, le farmacie continuano a calare - è l'amara conclusione del presidente locale di Federfarma - e spesso i titolari preferiscono trasferirsi e tornare dipendenti in altre farmacie. Pensiamo infine al caso di Claut: la farmacia in quel caso serve un territorio vasto che arriva fino ad Erto e Casso. Senza gli incentivi non ce la farebbe. E con i costi progressivamente in aumento, tanti non ce la faranno lo stesso».
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Il Gazzettino