Fincantieri può ripartire arriva il decreto del governo

Lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone con una nave in costruzione
TRIESTE - Fumata bianca: è atteso per oggi dal Consiglio dei ministri un decreto capace di sbloccare il sequestro giudiziario che ha provocato la chiusura dello stabilimento...

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TRIESTE - Fumata bianca: è atteso per oggi dal Consiglio dei ministri un decreto capace di sbloccare il sequestro giudiziario che ha provocato la chiusura dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone.


La conferma al Gazzettino viene sia da ambienti governativi che dalla Prefettura di Gorizia: si dimostra l’urgenza percepita dall’Esecutivo di fronte al congelamento di attività economiche e occupazione per miliardi di euro nel più importante cantiere navale d’Italia e per oltre 5mila addetti fra diretti, indiretti in cantiere e indotti in oltre 300 imprese sparse sul territorio, delle quali sei sono finite sotto inchiesta per questa vicenda assieme al colosso della cantieristica mondiale.



Il nocciolo "tecnico" sta nella necessità di affermare il principio che non sia possibile procedere a un sequestro di strutture produttive allorché presunte violazioni in materia di gestione dei rifiuti (in questo caso scarti non nocivi di lavorazione) non comportino rischi per l’ambiente o per la salute.



A Gorizia il prefetto Vittorio Zappalorto ha riunito il sindaco di Monfalcone Silvia Altran e i sindacati per esaminare la paradossale condizione venutasi a creare con la misura cautelare decisa dal Tribunale isontino. Zappalorto, che annunca un sopralluogo in cantiere per visionare personalmente le aree sequestrate con gli scarti di lavorazione, ha spiegato che anche alla luce dell’atteso decreto del Governo non è escluso un provvedimento prefettizio d’urgenza per rendere immediatamente efficace lo sblocco e riprendere le normali operazioni.



Intanto Fincantieri sta mettendo a punto con la Capitaneria di Porto un piano per superare una nuova emergenza: «Nei prossimi giorni è programmato l’arrivo in cantiere di un troncone lungo oltre 100 metri e del peso di oltre 2.700 tonnellate proveniente da Castellammare di Stabia - spiega la società - dove è stato varato il 25 giugno».

Si tratta della piattaforma di impostazione della nave da crociera per Princess Cruises in corso di realizzazione a Monfalcone. Il troncone è ora in viaggio per mare, trainato da rimorchiatori.



«Esigenze di sicurezza impongono il suo tempestivo ingresso in bacino - rileva Fincantieri - dove però al momento è ancora posizionata la nave Carnival Vista, che proprio in questi giorni avrebbe dovuto terminare le operazioni di varo». Oggi, per tale urgenza, circa 350 addetti sono richiamati al lavoro.


Incertezza anche per le retribuzioni dei lavoratori forzatamente lasciati a casa da martedì scorso: si tratta di verificare la praticabilità della cassaintegrazione. Ma tutti sperano che il decreto del Governo porti subito alla riapertura del cantiere. «Se vuoi investire nel mio Paese devi poter stare tranquillo di non essere più a rischio», ha dichiarato ieri il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. «Se inquini devi chiudere trenta secondi prima e non dopo, ma se il problema è che non hai l'autorizzazione è un altro paio di maniche», puntualizza il ministro: «Basta decidere quale sia la pena». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino