“Mondiali del pane” a Tokyo, lo jesolano Mauro Pinel coach degli azzurri

JESOLO - Nel 2011 aveva già vinto, in Francia, il Mondiale. Ora guiderà il team italiano che parteciperà al Best of Mondial du Pain di Tokyo. Nuova esperienza...

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JESOLO - Nel 2011 aveva già vinto, in Francia, il Mondiale. Ora guiderà il team italiano che parteciperà al Best of Mondial du Pain di Tokyo. Nuova esperienza internazionale per Mauro Pinel, jesolano nato come panificatore, diventato famoso per i suoi dolci e pasticceria varia, compresa la “paperetta di Jesolo”, fatta con l’impasto tipico dei dolci veneziani. Dal 28 febbraio al 3 marzo sarà lui il coach della Nazionale italiana, composta da Mirko Zenatti e Marco Arrigoni, che prenderà parte a questa importante competizione.


 

LA COMPETIZIONE
«Il Best of Mondial – spiega Pinel – è stato inventato sette anni fa: partecipano le prime sei squadre che si sono classificate nell’ultimo mondiale e viene svolto ogni volta in un Continente diverso. Per capirne l’importanza, è come una squadra che ha vinto la Champions e che poi va a confrontarsi con il resto del mondo nella Coppa Intercontinentale». Quella di quest’anno è l’edizione che si sarebbe dovuta svolgere nel 2020 in Perù, poi rinviata a causa della pandemia da Covid-19. Nell’ultimo Mondiale, svoltosi nel 2021, il team Italia aveva conquistato il terzo posto, aggiudicandosi anche un premio speciale per le migliori vienneserie. Arrigoni ha 21 anni e arriva dalla Lombardia, mentre Zenatti di anni ne ha 51 ed è veronese; Pinel, campione italiano nel 2010 e del mondo nel 2011 (presentando, nella sezione “pezzo artistico”, l’opera “Carnevale in piazza San Marco”) e socio fondatore di Ambassadeurs du Pain Italia, sarà, dunque, il loro coach.


«Abbiamo avuto già modo di incontrarci e lo faremo ancora per prepararci al meglio, perché sarà una bella esperienza, molto formativa, ma anche impegnativa, per l’alto livello di preparazione dei nostri avversari. Chi temo di più? Il Giappone, che è molto preparato, soprattutto dal punto di vista della pasticceria: per anni ci hanno copiati, ora sono diventati veramente bravi. Poi la Spagna e certamente la Francia, che non manca mai di salire sul podio. Da parte nostra ci stiamo preparando molto bene e abbiamo buone speranze per entrare tra i primi tre». La prova più difficile sarà quella che richiede il cosiddetto “pezzo artistico”. «Rispetto al mondiale, dove la composizione è di fatto un assemblaggio di quanto preparato a casa, qui dovrà essere tutto creato sul posto. Avremo un’ora e mezza, il giorno prima, per la preparazione, quindi 8,5 ore per realizzare il tutto durante la gara. Sarà per tutti una nuova esperienza che, personalmente, vivo come una ulteriore opportunità di crescita. Confrontarsi con altre scuole e modi di interpretare la ristorazione è importante per riuscire a migliorarci». Il panificio-pasticceria Pinel è un locale storico della città.

 

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Il Gazzettino