PORDENONE - Tra gli asset strategici della Cimolai spa - l’azienda sicuramente più “internazionale” del territorio - vi è senz’altro anche...
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LE OPERE
Stanno infatti proseguendo - nonostante i venti di guerra di quel fronte piuttosto caldo con i missili iraniani che colpiscono in Iraq - due importanti opere avviate già nel 2018. In Qatar la Cimolai sta realizzando uno degli stadi (a forma di tenda da deserto) in cui saranno disputati i match dei Mondiai di calcio del 2022. E nel frattempo si lavora anche a Dubai (Emirati Arabi) alla Al Wasl Plaza dove l’impresa partecipa alla realizzazione di una grande piazza che servirà per le particolare installazioni dell’Expo 2020 che si svolgerà a partire dai prossimi mesi proprio nella supermoderna “capitale” degli Emirati. Un immenso contenitore in acciaio con quattro maxi-palazzi attorno. La situazione di turbolenza scoppiata dopo l’uccisione del generale iraniano Soleimani da parte degli Stati Uniti non starebbe però causando conseguenze nei due Paesi in cui la Cimolai è presente con i propri cantieri. I cantieri - secondo fonti vicine al vertice del colosso dell’ingegneria pordenonese che ha sede a Porcia - stanno proseguendo senza alcuna difficoltà.
IL PIEDE IN AFRICA
Tra i lavori in corso vi è anche un singolare ponte nell’area di Mohembo West, un villaggio africano del Botswana situato nel distretto Nordoccidentale. La singolarità del ponte strallato - progettato dalla staff di Cimolai - è che la struttura è a forma di zanne di elefante. Non è il primo lavoro della Cimolai in Africa: già negli anni scorsi la società pordenonese aveva realizzato uno stadio a Johannesburg in occasione dei mondiali di calcio di 2010. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino