Il monastero di clausura perde la sua badessa, addio a madre Rosaria

Suor Maria Rosaria Saccol
VITTORIO VENETO - Lutto nel monastero cistercense dei Santi Gervasio e Protasio di San Giacomo di Veglia: martedì, 23 novembre, si è spenta, dopo un lungo periodo di...

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VITTORIO VENETO - Lutto nel monastero cistercense dei Santi Gervasio e Protasio di San Giacomo di Veglia: martedì, 23 novembre, si è spenta, dopo un lungo periodo di malattia, suor Maria Rosaria Saccol, 92 anni. Per ben 51 anni, dal 1966 al 2017, era stata la badessa del monastero di clausura in cui era entrata appena ventenne. Quattro anni fa per l’avanzata età aveva dato le dimissioni, rimanendo comunque nel monastero come badessa emerita.


Per le monache madre Rosaria è stata una guida, così come per molti semplici cittadini che frequentano il convento. «È stata autentica “madre” di tante consorelle che hanno vissuto in quel monastero trovando in lei una guida sicura per la propria vocazione» testimonia il vescovo Corrado Pizziolo che domenica sera era stato a far visita a suor Rosaria, trovandola provata dalla malattia, ma ancora lucida. E insieme avevano pregato. «Suor Rosaria è stata una figura carismatica. Aveva una straordinaria capacità di relazione con le persone e nel ruolo di badessa è stata molto amata dalle consorelle: non era autoritaria, ma aveva verso di loro un senso materno – ricorda don Gian Pietro Moret, fino al 2020 collaboratore parrocchiale a San Giacomo di Veglia, parrocchia in cui si trova il monastero - In tanti le facevano visita per avere dei consigli».

Nata nel 1929 a Moriago della Battaglia, nel 1949 era entrata nel monastero di San Giacomo di Veglia e tre anni dopo aveva emesso la professione. Venne eletta abbadessa del monastero a 37 anni: all’epoca, vista la giovane età, i superiori dovettero chiedere conferma al Vaticano per poterla nominare. Più volte ha presieduto la Federazione dei monasteri di monache cistercensi d’Italia. Per 51 anni con carisma ha guidato il monastero, ora retto da madre Aline Pereira Ghammachi, 36 anni.


«Carissima madre Rosaria il nostro grazie non sarà mai abbastanza per tutto quello che ci hai fatto e donato – le parole delle consorelle condivise ieri nella pagina Facebook del monastero -. Saremo sempre le tue figlie e fin d’ora ti chiediamo di pregare per noi, perché un giorno possiamo incontrarci tutte nella casa del Padre. Ti vogliamo tanto bene». Tra le mura del monastero madre Rosaria ha coltivato la sua fede e spiritualità, fungendo da riferimento per tutta la comunità monastica, sapendola accrescere e anche innovare. E negli anni Duemila fu in prima linea nelle battaglie legali contro il Comune di Vittorio Veneto per la difesa del Brolo. Domani, nel monastero, alle 9.30 verrà celebrato il funerale presieduto da monsignor Pizziolo, mentre l’omelia sarà tenuta dall’abate generale dei Cistercensi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino