Una nave stipata di yacht da nababbi: un carico da 100milioni di euro salpato dal Marghera in direzione Miami

Molengracht
MESTRE - C'erano tra gli 80 e i 100 milioni di euro su quella nave ormeggiata alla banchina Multiservice che è appena salpata alla volta degli Stati Uniti con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MESTRE - C'erano tra gli 80 e i 100 milioni di euro su quella nave ormeggiata alla banchina Multiservice che è appena salpata alla volta degli Stati Uniti con destinazione Port Everglades a Miami in Florida. La nave Molengracht a Marghera ha imbarcato, infatti, 17 yacht nuovi di zecca che faranno la gioia dei loro compratori in attesa sull'altra sponda dell'oceano Atlantico. Sono state imbarcate unità di prestigiosi marchi italiani e del resto d'Europa come Anvera, Greenline, Van Dutch, Pershing, Wally, Pardo, Azimut, fino ai Ferretti, i famosi super yacht costruiti tra Cattolica e Forlì, uno dei quali è stato consegnato quest'estate al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Le operazioni di carico sono durate alcuni giorni, ed è stato necessario anche l'intervento dei sommozzatori della Trasmar che, sotto la sorveglianza della Guardia Costiera e della Capitaneria di porto, controllavano la posizione delle cinghie con le quali venivano imbragati gli yacht per essere issati a bordo con le gru: si trattava di evitare che le cinghie non facessero danni alle prese a mare e, soprattutto, alla linea d'asse delle eliche. I subacquei Trasmar sono in possesso di 5 autorizzazioni di altrettanti registri mondiali (Rina, Dnv-Gl, Lloyd's, Nkk, Abs e Bureau Veritas) per poter fare interventi su navi galleggianti e operano anche in altri porti come Trieste e Ravenna. (e.t.)

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino