MOGLIANO (TREVISO) - Avevano provocato e insultato una coppia di ventenni in piazza Caduti nei pressi del bar Eden e, quando questi avevano reagito, li avevano aggrediti e...
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L’AGGRESSIONE
La sera del 18 luglio una moglianese di 20 anni e il fidanzato 24enne, di origine marocchina ma residente in zona, erano insieme nel plateatico del locale. Erano stati avvicinati dai tre italo-moldavi che avevano lanciato alcuni apprezzamenti alla giovane. Apprezzamenti che dopo pochi istanti si erano rivelati un pretesto per passare agli insulti, indirizzati anche al fidanzato a cui avevano rivolto frasi razziste. Il 24enne aveva difeso la ragazza e intimato loro di allontanarsi, ma a quel punto il gruppetto aveva accerchiato la coppia picchiando entrambi al volto e al collo. Mentre la scena richiamava l’attenzione di diverse persone gli aggressori erano fuggiti e la coppia si era recata al pronto soccorso. Il ragazzo e la ragazza ne erano usciti con una prognosi rispettivamente di otto e cinque giorni e si erano rivolti ai carabinieri, depositando una denuncia e la descrizione dei fuggiaschi che gli accertamenti hanno permesso di identificare. Si tratta di I.I. di 28 anni, del 21enne T.V. e del 19enne C.N., figli di genitori moldavi e tutti pregiudicati, colpiti da una nuova denuncia per lesioni.
LA SITUAZIONE
«Questo atto, come gli altri verificatisi nelle ultime settimane a opera di giovani della zona, vanno fermamente condannati –ha spiegato il sindaco Bortolato che martedì ha incontrato il prefetto nell’ambito del tavolo sulla sicurezza–. Non si tratta di baby gang, ma di bulli che sfogano noia e rabbia in modo bieco e criminale. I controlli proseguono e saranno incrementati sia dai vigili urbani che dai carabinieri. Oltre alla repressione puntiamo però anche sulla prevenzione, portando avanti i progetti con le scuole e puntando sulla ripresa dello sport locale, eccellente metodo di inclusione e educazione. Purtroppo a volte basta una mela marcia per dare il cattivo esempio. Sui social network è anche stato segnalato un caso di bullismo ai danni di tre ragazzini malmenati e gettati in canale vicino al cimitero. Tuttavia nessuno ha sporto denuncia e gli accertamenti, che non possono partire in via ufficiale, non hanno dato riscontri. Per questo è importante ricordare che gli episodi violenti vanno segnalati alle autorità per essere credibili». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino