Fidanzati pestati al bar dopo i "complimenti" alla ragazza: denunciati tre moldavi

Venerdì 2 Ottobre 2020 di Serena De Salvador
Fidanzati pestati al bar dopo i "complimenti" alla ragazza: denunciati tre moldavi
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MOGLIANO (TREVISO) - Avevano provocato e insultato una coppia di ventenni in piazza Caduti nei pressi del bar Eden e, quando questi avevano reagito, li avevano aggrediti e percossi costringendoli a farsi medicare al pronto soccorso. Era il 18 luglio e ieri, due mesi dopo, le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare e denunciare i responsabili, tre giovani pregiudicati di origine moldava. Il maggiore ha 28 anni, gli altri due 21 e 19. A Mogliano nel frattempo gli episodi violenti riconducibili a giovani della zona si sono ripetuti, in particolare con l’aggressione di un ausiliario del traffico risalente alla scorsa settimana. Mercoledì inoltre alcuni undicenni sarebbero stati avvicinati, insultati e malmenati da un gruppetto di adolescenti: il caso ha creato allarme su Facebook, tuttavia nessuno fino a ieri sera si era fatto avanti per denunciare formalmente il fatto. «Purtroppo è un problema presente non solo a Mogliano e che con il lockdown è andato acuendosi –ha dichiarato il sindaco Davide Bortolato–. Sono spregevoli atti di bullismo, ma non possiamo parlare di baby gang».

L’AGGRESSIONE
La sera del 18 luglio una moglianese di 20 anni e il fidanzato 24enne, di origine marocchina ma residente in zona, erano insieme nel plateatico del locale. Erano stati avvicinati dai tre italo-moldavi che avevano lanciato alcuni apprezzamenti alla giovane. Apprezzamenti che dopo pochi istanti si erano rivelati un pretesto per passare agli insulti, indirizzati anche al fidanzato a cui avevano rivolto frasi razziste. Il 24enne aveva difeso la ragazza e intimato loro di allontanarsi, ma a quel punto il gruppetto aveva accerchiato la coppia picchiando entrambi al volto e al collo. Mentre la scena richiamava l’attenzione di diverse persone gli aggressori erano fuggiti e la coppia si era recata al pronto soccorso. Il ragazzo e la ragazza ne erano usciti con una prognosi rispettivamente di otto e cinque giorni e si erano rivolti ai carabinieri, depositando una denuncia e la descrizione dei fuggiaschi che gli accertamenti hanno permesso di identificare. Si tratta di I.I. di 28 anni, del 21enne T.V. e del 19enne C.N., figli di genitori moldavi e tutti pregiudicati, colpiti da una nuova denuncia per lesioni.

LA SITUAZIONE
«Questo atto, come gli altri verificatisi nelle ultime settimane a opera di giovani della zona, vanno fermamente condannati –ha spiegato il sindaco Bortolato che martedì ha incontrato il prefetto nell’ambito del tavolo sulla sicurezza–. Non si tratta di baby gang, ma di bulli che sfogano noia e rabbia in modo bieco e criminale. I controlli proseguono e saranno incrementati sia dai vigili urbani che dai carabinieri. Oltre alla repressione puntiamo però anche sulla prevenzione, portando avanti i progetti con le scuole e puntando sulla ripresa dello sport locale, eccellente metodo di inclusione e educazione. Purtroppo a volte basta una mela marcia per dare il cattivo esempio. Sui social network è anche stato segnalato un caso di bullismo ai danni di tre ragazzini malmenati e gettati in canale vicino al cimitero. Tuttavia nessuno ha sporto denuncia e gli accertamenti, che non possono partire in via ufficiale, non hanno dato riscontri. Per questo è importante ricordare che gli episodi violenti vanno segnalati alle autorità per essere credibili».
Ultimo aggiornamento: 11:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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