MOGLIANO - Hanno teso un agguato all’ausiliario del traffico per punirlo per averli ripresi poco prima. Lo hanno aspettato in nove, accerchiandolo e minacciandolo estraendo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Spedizione punitiva contro l'ausiliario del traffico
I bulli, di età compresa tra i 15 e i 18 anni, sono entrati in azione giovedì scorso verso le 19. Il gruppetto ha iniziato a camminare in mezzo alla strada ostacolando il passaggio delle auto, insultando gli automobilisti intralciando la carreggiata nei pressi di Piazza donatori sangue, vicino via XXIV maggio e poi nella via Rozone e Vitale. Sprezzante del pericolo e delle norme la baby gang ha messo a rischio la propria incolumità creando scompiglio tra le persone in transito. È a questo punto che il funzionario della Abaco parcheggi, alla quale si appoggia il comune di Mogliano, è intervenuto riprendendo i giovani. «Non potate stare in mezzo alla strada - li rimprovera - allontanatevi dalle auto». Ma i bulli non hanno gradito l’intromissione. Ne è nato un battibecco con i due maschi del gruppo che probabilmente volevano farsi belli agli occhi delle cinque ragazze presenti. La discussione è presto degenerata, sono volate parole pesanti e alcune minacce da parte dei due giovani. «Non finisce qui» avrebbero detto i due ragazzi all’uomo intervenuto.Parla la vittima della baby gang di Sottomarina: «Pestato senza motivo: non hanno detto niente, hanno cominciato a colpirmi»
Nove contro uno, e con il coltello
Dopo circa mezz’ora il tentato agguato. La baby gang aspetta l’ausiliario del traffico e lo accerchia. I bulli erano diventati nove, tutti maschi. Lo hanno atteso in uno dei vicoli adiacenti al Teatro Gaber vicino alla banca. Qui lo hanno insultato e minacciato: uno di loro avrebbe estratto anche un coltello. L’ausiliario è riuscito ad allontanarsi anche perchè nel frattempo erano giunte alcune persone. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri che ora stanno indagando sulla banda. I ragazzi autori dell’agguato sarebbero già noti alle forze dell’ordine autori di episodi simili a quelli descritti con gli automobilisti, nella zona di via Mameli. In quell’occasione il gruppo sfidava le auto camminando al centro della carreggiata.Droga, aggressioni, baby gang scatenate: scatta l'emergenza in centro
Mogliano e le baby gang: linea dura
Per il Comune è tempo di tolleranza zero. «Sono situazioni che in una città come Mogliano non possono accadere - commenta l’assessore alla sicurezza urbana Marco Donadel- questi incresciosi avvenimenti non sono più tollerabili. Nei prossimi giorni siamo pronti a chiedere un incontro ufficiale con la Prefettura per capire come intensificare quanto fatto fino ad oggi per arginare definitivamente questi episodi; già i servizi serali della polizia locale hanno ottenuto ottimi risultati nel controllo del territorio e nella prevenzione di fatti criminosi, ora siamo pronti a creare una vera e propria rete con le forze dell’ordine e la Prefettura». Il sindaco Davide Bortolato invoca la coscienza dei genitori: «Chiudere gli occhi nelle famiglie in cui ci sono ragazzi difficili non risolve la soluzione, è giusto che i genitori prendano coscienza che non tutti questi episodi sono “ragazzate” ma c’è bisogno di una cooperazione formativa tra istituzioni e famiglie».Leggi l'articolo completo suLa Blood gang di Vittorio Veneto: cosa facevano e i chi sono i baby gangster
VITTORIO VENETO - "Fuori i soldi o ti ammazzo". "Dammi quella sigaretta altrimenti le prendi". "Sgancia quei cinque euro o ti picchiamo". "Toccarne uno (di noi ndr) significa toccarci tutti".
Sono le parole che per un anno e mezzo hanno scandito la quotidianità della Blood Gang, la banda del sangue.
Il Gazzettino