Estremisti indagati per partito nazista, 26enne vinse il titolo di "miss Hitler"

Partito nazista, 26enne vinse il titolo di "miss Hitler"
Nel variegato mondo degli estremisti che stavano tentando di organizzare - secondo le accuse - un gruppo neonazista, c'è anche una 26enne che avrebbe partecipato e...

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Nel variegato mondo degli estremisti che stavano tentando di organizzare - secondo le accuse - un gruppo neonazista, c'è anche una 26enne che avrebbe partecipato e vinto il titolo di "Miss Hitler". Il particolare è emerso nel corso delle perquisizioni effettuate dalla Digos nel Milanese a carico di tre estremisti di destra (fra cui la giovane), indagati dalla procura distrettuale antimafia di Caltanissetta, per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva ed istigazione a delinquere.


Estremisti di destra indagati, volevano costituire un partito nazista Ai vertici donna "sergente di Hitler"

Un'altra donna, invece, era ai vertici del gruppo che voleva ricostituire il Partito nazista. Una 50enne impiegata e incensurata: faceva parte del direttivo nazionale dell'autonominato 'Partito Nazionalsocialista Italiano dei lavoratorì. Si definiva 'sergente maggiore di Hitler' la 50enne, madre di un bambino piccolo, di Cittadella (Padova), coinvolta dell'indagine antiterrorismo compiuta dalla Digos nei confronti di un'organizzazione pronta a costituire un partito nazista nel nostro paese.

 

«A Cittadella abbiamo perquisito l'abitazione di una 50enne impiegata, che sul web si definiva 'sergente maggiore di Hitler', sequestrando numeroso materiale di propaganda per la costituzione 'di un partito nazionalsocialista italiano lavoratorì - spiega all'Adnkronos il dirigente della Digos di Padova, Giovanni Di Stavola - e un volantino di minacce contro Emanuele Fiano (Pd).

La 50nne era molto attiva sul web anche nella ricerca di altri affiliati». Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Digos, la donna, impiegata e incensurata, era un punto di riferimento nazionale dell'organizzazione e sarebbe stata ai vertici di questo «Partito Nazionalsocialista Italiano dei lavoratori». In casa sua gli investigatori hanno trovato materiale per la propaganda, striscioni con svastiche, simboli antisemiti e bandiere naziste. La donna è stata denunciata per associazione terroristica e apologia del fascismo.​

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Il Gazzettino