MIRANO - Lo ha trovato a terra esanime l’amico che si era fermato a dormire a casa sua e che non ha potuto far nulla per salvarlo. Mirano è sotto choc per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La tragedia si è consumata in un appartamento di via Arnaldo Trevisan, tranquillo quartiere tra il centro e gli impianti sportivi della frazione di Scaltenigo, dove il giovane viveva solo, a fianco dell’appartamento della madre.
È stata proprio lei a dare l’allarme venerdì mattina, intorno alle 9, chiamata dall’amico che aveva trascorso la notte nell’appartamento di Riccardo, suo ospite, dopo una serata in compagnia. Sul posto si sono precipitati i medici del Suem e i carabinieri, ma purtroppo per il giovane non c’era più nulla da fare. Secondo il medico legale il decesso potrebbe risalire a una manciata di ore prima.
In attesa che l’esame autoptico possa dare risposte più precise, per ora l’ipotesi è che Riccardo si sia alzato da letto al mattino presto e sia stato colto da malore cadendo a terra nel salone di casa. Le cause? Per ora solo ipotesi: forse un malore, un rigurgito fatale, una emorragia interna o magari la reazione a qualche farmaco o sostanza su un fisico piuttoto provato. Sarà l’autopsia a dare le risposte. Quel che è certo è che in casa non è stato trovato alcun segno di violenza o indizi che possano far pensare all’assunzione di stupefacenti. Anche la posizione dell’amico appare chiara: secondo i riscontri temporali ha subito dato l’allarme non appena si è accorto del corpo di Riccardo riverso a terra e dunque non è indagato.
La notizia della tragedia ha cominciato a diffondersi tra Mirano e Santa Maria di Sala, dove si incrociano la vita e le conoscenze di Riccardo, soltanto tra sabato e domenica. Il giovane avrebbe compiuto 33 anni tra due mesi: un ragazzo normale, che dopo la scuola ha lavorato come operaio in un’azienda di Santa Maria di Sala, frequentando la compagnia di amici, con i quali trascorreva i momenti di svago e dov’era conosciuto con nomignoli affettuosi come Beghi, o semplicemente Ricky. Da loro arrivano ora messaggi di dolore, incredulità e cordoglio: «Ora lassù sei in buona compagnia - scrive un’amica - non riesco ancora a rendermi conto di cosa possa essere successo». «Che tu possa aver trovato tutta la pace e la serenità di cui avevi bisogno», gli fa eco un altro. La famiglia si è stretta in un doloroso riserbo. La data dei funerali sarà fissata non appena arriverà il nulla osta delle autorità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino