Mamma e figlio nomadi estorcono 40mila euro a una dottoressa

Mamma e figlio nomadi estorcono 40mila euro a una dottoressa
MIRANESE - Prima semplici elemosine, poi richieste di risarcimento e infine le minacce, anche di morte. I Carabinieri della Compagnia di Mestre hanno arrestato per estorsione...

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MIRANESE - Prima semplici elemosine, poi richieste di risarcimento e infine le minacce, anche di morte. I Carabinieri della Compagnia di Mestre hanno arrestato per estorsione Natascia Pesce, 38 anni, e il figlio Sean Marley Guarda, 18 e mezzo, e denunciato alla Procura dei minori un altro figlio della donna 17enne. Tutti nomadi domiciliati in un campo del Bergamasco. Ma nella vicenda sono implicate altre persone ancora.


La vittima è una dottoressa, medico di base, del Miranese. A questa la scorsa primavera si è rivolta una giovane donna (che ha fornito un nome fittizio) che dapprima ha solo domandato un aiuto perché si trovava in difficoltà. Poi ha chiesto di diventare sua assistita. La professionista ha rifiutato, è nato un litigio, l’ha messa alla porta. Dopo qualche settimana la donna l’ha accusata di averle fatto perdere il bimbo che portava in grembo e ha chiesto un risarcimento. Da qui è partita una lunga serie di telefonate, sms, mail - anche con l’intervento di un sedicente “avvocato”. E alla fine sono giunte pure le minacce, sempre più pesanti. Dopo aver versato complessivamente circa 40mila euro, il medico di base, sempre più impaurita, è andata dai Carabinieri.

Alcuni giorni fa è giunta l’ennesima pretesa di denaro, 1900 euro da lasciare a un telefono pubblico a Busa di Vigonza (Pd). I militari della Compagnia di Mestre hanno organizzato una trappola e ieri pomeriggio hanno bloccato la Pesce mentre pigliava la busta nella cabina. Con lei erano i due figli. Gli inquirenti sono sulle tracce della giovane che è andata dalla dottoressa e che poi l’ha accusata, dell’”avvocato” e di almeno un’altra persona che ha funto da emissario.
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Il Gazzettino