Il titolare del minimarket: «I Rom mi sfidano ma non ho paura»

Nizanur Rahman bengalese in Italia da 25 anni
JESOLO - «Sono tornati, adesso viviamo nella paura, però sono sicuro che rifarei tutto». Le parole sono quelle di Nizanur Rahman, commerciante bengalese da 25...

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JESOLO - «Sono tornati, adesso viviamo nella paura, però sono sicuro che rifarei tutto». Le parole sono quelle di Nizanur Rahman, commerciante bengalese da 25 anni in Italia e da 9 titolare del mini market Lido che si trova in via dei Mille, poco prima del faro. L’esercizio che nella serata di Ferragosto è stato al centro di momenti di autentico terrore. A scatenarli venti Rom che prima si sono impossessati di vari articoli, poi hanno puntato alla cassa. Di fronte alla reazione del titolare, il branco ha colpito con calci e pugni l’uomo, la moglie e un turista bresciano intervenuto in difesa della coppia.


A metterli in fuga l’intervento della Polizia, non prima di aver minacciato di bruciare il locale. Ma sabato sera in quattro sono tornati di fronte al minimarket. Questa volta nessuna violenza, quantomeno fisica. Semmai psicologica, perché i quattro si sono “accomodati” in una vicina terrazza, distante una manciata di metri dal negozio. Si sono seduti attorno ad un tavolo fissando in continuazione i due coniugi che, preoccupati, hanno chiamato la Polizia. L’intervento della Volante è stato immediato, mentre alla vista delle divise i quattro si sono volatilizzati.
A rimanere è il senso di rabbia e frustrazione dei due coniugi. «Dopo tutto quello che è accaduto penso che sia normale avere paura – racconta l’uomo – però non sono pentito, credo che reagirei ancora come ho fatto l’altra sera perché questi episodi non devono accadere a nessuno. Sabato sera, appena li ho visti, ho capito chi erano e ho chiamato subito la Polizia che ringrazio per essere intervenuta. Gli agenti sono rimasti con noi diversi minuti, mentre quelle persone se ne sono andate. Noi non molliamo, io e moglie non vogliamo più avere paura e se necessario chiameremo ancora la Polizia».

A rimanere però è un interrogativo: cosa fare contro queste persone? «Con i loro camper si sono fermati nei campi dietro a piazza Nember – aggiunge Nizanur – se è vero che non possono stazionare in quella zona perché sono ancora li? Perché nessuno li ha mandati via? Forse per risolvere il problema basterebbe allontanarli dalla città». Da registrare che sabato sera sono state segnalate delle scorribande di gruppi Rom anche in altre parti della città e sempre all’interno di esercizi commerciali. Informato dell’accaduto, il sindaco Valerio Zoggia assicura tutti i controlli del caso: «Prima di Ferragosto sono stati sgomberati due campi rom in due zone diverse della città – commenta – con i nostri agenti faremo ulteriori accertamenti, se necessario procederemo con altri sgomberi».
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Il Gazzettino