Bimba a crackers: «Scuola estranea, è stata una decisione del Comune»

Bimba a crackers: «Scuola estranea, è stata una decisione del Comune»
MINERBE (VERONA) - «La scuola è estranea a quanto accaduto». Lo afferma all'Ansa la dirigente scolastica della scuola del veronese dove una bambina è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MINERBE (VERONA) - «La scuola è estranea a quanto accaduto». Lo afferma all'Ansa la dirigente scolastica della scuola del veronese dove una bambina è stata costretta a mangiare tonno e crackers, invece che il normale pasto, perché i genitori non pagavano la mensa.


Tonno e cracker in mensa, il sindaco: «Risolto il caso della alunna povera»
Candreva aiuta la ​bimba costretta a mangiare cracker: paga lui la retta

Per la dott.ssa Monica Di Marcello dirigente scolastica dell'istituto primario di Minerbe la scelta del cibo è sorta «sulla base di una decisione dell'Amministrazione comunale, competente in materia, volta a tutelare coloro che regolarmente pagano i buoni pasto». Alla luce dell'accaduto la dirigente rileva che «sono state concordate con l'Amministrazione, in tempi non sospetti, soluzioni diverse per la fruizione della mensa nel prossimo anno scolastico per evitare situazioni analoghe». «In qualità di dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Minerbe voglio sottolineare - conclude Di Marcello - che questo episodio non deve mettere in discussione il lavoro quotidiano della scuola e dei suoi operatori finalizzato ad un'adesione consapevole dei valori etici, alla valorizzazione di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono le condizioni per costruire una civile convivenza fondata sui principi di solidarietà ed inclusione».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino