Minacce di morte alla vicina: poi la deride spogliandosi

Minacce di morte alla vicina: poi la deride spogliandosi
PONTE NELLE ALPI - «Ti sparo, ti metto una bomba in casa, puttana, miserabile». Sono solo una piccola parte degli insulti che Walter Bortot, 61 anni, rivolse alla...

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PONTE NELLE ALPI - «Ti sparo, ti metto una bomba in casa, puttana, miserabile». Sono solo una piccola parte degli insulti che Walter Bortot, 61 anni, rivolse alla vicina di casa di Arsié e agli amici che cercarono di aiutarla a sopportare quell'incubo durato quasi sei mesi tra il settembre 2013 il giugno successivo. Il tormento finì solo quando il sindaco Paolo Vendramini, a conoscenza dei misfatti, fece un provvedimento di allontanamento dalla frazione. Complessivamente sono cinque le parti offese nel processo, ma in particolare una è stata oggetto della sue attenzioni morbose. Ieri il processo in cui Bortot si è presentato con apparente serenità. Prossima udienza a maggio.


Tutto cominciò quando l'uomo andò a vivere ad Arsié, nella case Ater dove c'era la compagna. Bortot comincia prendere di mira i fiori che abbelliscono la casa della donna, li spezza e li getta, ma soprattutto con la sua auto occupa il parcheggio consortile che dispone di due posti, uno dei quali a disposizione della vittima, costretta poi a cambiare posteggio per non incorrere nelle insolenti ire dello stalker.
«Mi diceva puttana, troia - ha raccontato ieri la donna -, mi minacciava di morte dicendomi che aveva a casa la carabina e che avrebbe messo una bomba sotto casa. Mi diede anche della miserabile perché a suo dire avevo solo una Punto. Insultava anche i miei amici che cercavano di aiutarmi».

Ma l'apice maniacale si esprime con una performance inedita: «Un pomeriggio - ha proseguito la donna - uscii di casa e lui corse subito ad insultarmi, poi si spogliò nudo dicendomi guarda se ti piace, lo vuoi? a casa ho anche dei vibratori, ti accontento, tanto sui sei vedova. Insomma, io non potevo più uscire di casa. Sono stata costretta anche a prendere dei farmaci omeopatici per tenere sotto controllo l'ansia. Non dormivo nemmeno più ed ero prigioniera in casa».
 
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Il Gazzettino