Migranti, esercito ai confini. La Lega: le tensioni in Medioriente impongono risposte. FdI "seccata" dall'insistenza degli alleati

Intanto Dreosto continua a invocare l'arrivo dei soldati e tira in ballo il rischio terrorismo

Migranti, esercito ai confini. La Lega: le tensioni in Medioriente impongono risposte. FdI "seccata" dall'insistenza degli alleati
Militari sul confine per bloccare il flusso di migranti della rotta balcanica. Il segretario regionale della Lega Nord, Marco Dreosto, non molla. E rilancia anche a fronte di...

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Militari sul confine per bloccare il flusso di migranti della rotta balcanica. Il segretario regionale della Lega Nord, Marco Dreosto, non molla. E rilancia anche a fronte di quanto sta accadendo nella striscia di Gaza dopo l'attacco subito da Israele. «In seguito al barbaro attacco terroristico di Hamas contro Israele - attacca Dreosto - è necessario alzare la guardia e dare alle forze dell'ordine tutti gli strumenti necessari per aumentare i controlli sia ai confini territoriali che all'interno delle nostre comunità, per neutralizzare le minacce che possono arrivare da fanatici islamisti già presenti sul nostro territorio». Il motivo, dunque, è chiaro, alzare le "antenne" per il rischio di attentati. Non solo potenziare i controlli tra gli stranieri che già sono sul territorio - il pensiero di Dreosto - ma intervenire con le stellette sul confine e nello specifico lungo la rotta balcanica, per controllare gli ingressi clandestini.


L'ESEMPIO
«Come per l'11 settembre - va avanti il senatore della Lega - è necessario attivarsi e supportare gli apparati di sicurezza per evitare che emulatori possano compiere atti di terrorismo. Purtroppo, a causa di scellerate politiche della Sinistra, abbiamo visto entrare migliaia di immigrati clandestini senza controllo e senza identificarli, creando un problema anche per la sicurezza nazionale, come denunciato da anni dalla Lega. Grazie al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi per essersi già attivato in questo senso e un plauso alla Regione Friuli Venezia Giulia che, con il presidente Massimiliano Fedriga e il nostro assessore alla sicurezza, Pierpaolo Roberti, hanno voluto, con la nuova legge regionale sull'immigrazione, mettere in campo azioni volte al contrasto dell'estremismo e fondamentalismo religioso per un'efficace gestione del fenomeno migratorio sul confine nord orientale, interessato dalla rotta balcanica. Come Lega sia a livello nazionale che regionale, ci batteremo per supportare forze armate, forze dell'ordine e comparto intelligence perché possano operare al massimo delle loro capacità».


FRATELLI D'ITALIA
Resta però un fatto che con il passare del tempo sta rischiando di diventare sempre più ingombrante per Fratelli d'Italia Fvg. Che i rapporti con la Lega non siano al massimo storico è una cosa risaputa e che il partito della Meloni si stia "seccando" al continuo richiamo del segretario Marco Dreosto dei militari sul confine friulano è un altro dato di fatto. Non perchè Fdi abbia escluso questa ipotesi, ma perchè il ministro Guido Crosetto titolare della Difesa, è di Fratelli d'Italia, quindi per una questione di rispetto tra alleati, toccherebbe al partito di Destra questo passaggio. Del resto - dicono sempre i meloniani del Friuli Venezia Giulia - la Lega ha in carico il ministro Piantedosi, si rivolgano a lui per avere eventualmente maggiori organici della polizia a vigilare i confini. Infine c'è l'ultimo "cattivo pensiero". Visto che la situazione sul fronte migranti in regione non è certo favorevole, anzi i numeri degli arrivi crescono, i sindaci (anche quelli di centrodestra) mugugnano e i residenti iniziano a dare segnali di insofferenza, Fratelli d'Italia è infastidita dal fatto che se effettivamente l'esercito dovesse arrivare (ferma restando l'efficacia tutta da verificare) la vittoria politica sarebbe della Lega regionale ottenuta con un ministro che veste, invece, la maglietta di Fratelli d'Italia. Nel caso, invece, l'esercito non fosse inviato sul confine nord orientale, la colpa, proprio perchè il ministro è in carico a Fdi, sarebbe del partito guidato in regione da Walter Rizzetto.

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I RAPPORTI


Prosegue, dunque, il rapporto a corrente alternata tra i due partiti più grossi che reggono la maggioranza in regione e ancora una volta Fratelli d'Italia sulla questione dell'esercito, come era accaduto per il sito dell'hotspot a Jalmicco, è rimasta all'angolo senza avere alcuna comunicazione da parte degli alleati. Proprio l'atteggiamento che aveva mandato su tutte le furie Fdi.

 

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Il Gazzettino