Sospetto meteorite precipitato dal cielo sull'auto, l'analisi degli esperti

Il sospetto meteorite caduto su un'auto a Santa Maria di Sala
SANTA MARIA DI SALA - Gli esperti si fanno vivi per controllare il pezzo di pietra caduto dal cielo ma sono scettici. Resta il mistero, per ora, sul frammento roccioso caduto...

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SANTA MARIA DI SALA - Gli esperti si fanno vivi per controllare il pezzo di pietra caduto dal cielo ma sono scettici. Resta il mistero, per ora, sul frammento roccioso caduto sul vetro di un’auto a Santa Maria di Sala. Un evento per il quale i proprietari della vettura hanno trovato l’unica spiegazione a loro plausibile: «È arrivato dal cielo». Il ritrovamento è avvenuto sabato mattina: un’auto, parcheggiata nel cortile interno di una delle casette a schiera di via Cavin Caselle, è stata colpita da un pezzo di roccia che, considerato il danno, viaggiava ad alta velocità.


Alle 7.45 era uscito il marito della proprietaria e l’auto, spostata per far passare la bicicletta, era perfetta. Alle 8.30, quando è stata lei a salire a bordo, il cristallo era rotto. Che cosa è successo in quei tre quarti d’ora? «Non ci sono alberi, non ci sono palazzi e niente altro lì sopra, solo il cielo - hanno spiegato dalla famiglia Cazzin - Il pezzo non sembra un sasso ma è simile ai meteoriti ritrovati negli Stati Uniti».
La voce è circolata tra gli esperti e l’associazione Meteoriti Italia, contattata da un appassionato, si è messa a disposizione per analizzare il frammento. Gli esperti dell’associazione, che si prefigge di valorizzare il patrimonio meteoritico nazionale, fanno parte delle squadre che recuperano e analizzano i corpi che attraversano l’atmosfera e impattano sul suolo. A contattarli è stato infatti un residente di Bojon, con il quale l’associazione aveva collaborato per la ricerca di  eventuali meteoriti generate da un bolide rilevato dalla rete Prisma dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Se questo nuovo strumento, dotato di camere disseminate, individua i bolidi di notte, di giorno risulta più difficile identificarne il passaggio. «Per questo come prima cosa chiediamo di ricevere le immagini del pezzo, oltre a informazioni sul peso e le dimensioni» spiega il presidente Umberto Repetti. Altra prova è quella della calamita. «Se è una meteorite, ha caratteristiche peculiari - aggiunge - e se c’è il dubbio, la procedura prevede di vedere il pezzo».

Ma dalle prime informazioni raccolte, sembra che le probabilità siano pochissime: «Non viene riferito nessun rumore e ci sono segni evidenti che mancano dei pezzi. Un sasso che arriva dallo Spazio e che si frattura, causa la pressione e la differenza termica interno/esterno, fa un botto che avrebbe scosso non solo la popolazione di Santa Maria di Sala ma anche quella dei comuni vicini». Altro elemento fondamentale dovrebbe essere la presenza di altri frammenti intorno all’auto. Per escluderlo totalmente, però, serviranno approfondimenti.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino