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MESTRE - Uno scherzo dell’ “intelligenza artificiale” o una semplice dimostrazione di “imbecillità reale”? Difficile capire come possa essere stata generata una tale sequenza di baggianate in un solo testo dedicato a Mestre, pubblicato domenica sul sito web di “Turisti per caso”, nato dalla famosa trasmissione televisiva di Patrizio Roversi e Susy Blady. Un articolo - rettificato in extremis 24 ore dopo, con le scuse dell’incolpevole Roversi - che ha scatenato i mestrini sui social network per la sfilza di errori, invenzioni e descrizioni al limite della presa per i fondelli nei confronti della città.
L’ARTICOLO
L’articolo, firmato da un partecipante al sito turistipercaso.it (che, in meno di un mese, è riuscito a scrivere altri quattro reportage dalla Lapponia, Rimini, Napoli e dalla Bolivia, praticamente un campione del jet lag), si intitola “Alle porte di Venezia c’è un’altra città che merita assolutamente una visita”, e snocciola un campionario di inesattezze mai visto, degno appunto di essere stato creato con qualche software di ChatGPT comprato dai cinesi.
Qualche esempio? Leggete qua: “Mestre è una destinazione turistica che merita di essere esplorata a fondo.
LE SCUSE DI ROVERSI
«Una tale quantità di stupidaggini non l’avevamo mai vista in uno stesso pezzo. Vivo a Venezia e ho un numero mostruoso di amici veneziani che mi hanno già preso per il culo...». Patrizio Roversi ammette l’errore e spiega come può essere avvenuto: «Il sito di Turisti per caso esiste dagli anni ‘90, come una “comunità” in cui raccogliamo contributi di turisti vulgaris. Ormai siamo arrivati a circa 50mila itinerari da tutti il mondo, articoli che vengono inseriti direttamente perché questo è il senso del sito... ma stavolta qualcuno è andato ben oltre». Roversi e Blady non curano il sito, ma ieri hanno subito segnalato la “svista” all’editore e, in giornata, è stata rimessa mano al pezzo dedicato a Mestre. «Confondere un partigiano, dire che c’è un lago e tutto il resto... Non ci sono scusanti. Se dovessi vederla in positivo davvero non pensavo che turistipercaso fosse ancora così letto. E comunque mi assumo leresponsabilità, anche se non ne ho. Vorrà dire che presto farò io un articolo su Mestre».
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