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MESTRE - Sabato pomeriggio, attorno alle 18. Al centro di piazzale Bainsizza, nel cuore del rione Piave, un gruppetto di tossicodipendenti si sistema ai piedi delle giostrine dei bambini, tra lo scivolo e i cavallini con la molla, e qui inizia a prepararsi la “festa” a base di eroina. La luce, complici le giornate che si sono allungate, è ancora quella del giorno, e non si fanno nemmeno problemi se attorno c’è qualcuno che li passa e li riprende. Ormai i consumatori di stupefacenti che stazionano in questa zona del centro di Mestre non hanno più remore di alcun tipo: compri la dose e te la fai, ovunque ti trovi. Non importa nemmeno più se, un po’ più tardi o la mattina dopo, qualche mamma o qualche nonno porteranno lì i bambini a giocare. Con il rischio di trovare una siringa usata nascosta tra le foglie.
IL “BUCO” TRA LE AUTO
Un caso? «Macchè - racconta un residente -, questa mattina (ieri per chi legge, ndr.) sempre in piazzale Bainsizza c’erano due pattuglie della polizia locale attorno ad un’area delimitata per il ritrovamento di alcune siringhe all’angolo con via Gorizia.
IL VIDEO
Ma è il video del “festino tossico” tra i giochi dei bambini di piazzale Bainsizza (visibile sul sito web de Il Gazzettino e sulla pagina Facebook “E robe del quartiere Piave”) che dovrebbe far comprendere che si è ormai quasi arrivati al punto di non ritorno. L’autore del filmato - pochi secondi “rubati” col cellulare per non farsi scoprire - è poi passato vicino al gruppetto di ragazzi per capire cosa stessero facendo. E, ovviamente, non stavano giocando a briscola. «Li ho visti con gli accendini in mano e i cucchiaini con la polvere da sciogliere. Ho tirato dritto e sono tornato a casa, ma giuro che ho ancora i brividi al pensiero che lì, su quello scivolo, il giorno dopo ci avrebbero giocato dei bambini». Sì, vengono i brividi.
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Il Gazzettino