Mestre. Settanta chili di cocaina e hashish: patteggiano 5 anni

Settanta chili di cocaina e hashish: patteggiano 5 anni
MESTRE - Hanno patteggiato cinque anni di reclusione ciascuno in relazione alla detenzione di oltre 70 chili di droga, tra cocaina (circa tre chili e mezzo), hashish (20 chili) e...

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MESTRE - Hanno patteggiato cinque anni di reclusione ciascuno in relazione alla detenzione di oltre 70 chili di droga, tra cocaina (circa tre chili e mezzo), hashish (20 chili) e marijuana (47 chili). Gentian ed Elona Dobroshi, marito e moglie di nazionalità albanese, rispettivamente 35 e 39 anni, residenti a Mestre, hanno chiuso così, con una pena non troppo elevata, il processo chiesto dalla procura di Venezia con rito immediato dopo gli arresti eseguiti nel luglio dello scorso anno dalla Guardia di finanza di Venezia.


La sentenza è stata emessa dalla giudice per l'udienza preliminare di Venezia Maria Rosa Barbieri, sulla base dell'accordo raggiunto tra Procura e i difensori degli imputati, gli avvocati Stefania Pattarello, Renato Alberini e Mauro Serpico.

PERQUISIZIONI

Il primo sequestro di droga fu eseguito in un'automobile di famiglia parcheggiata nel cortile dell'abitazione della coppia, a Mestre: all'interno del bagagliaio furono rinvenuti due sacconi contenenti 40 panetti di hashish, per un peso complessivo di circa 20 chili. Le Fiamme Gialle proseguirono la perquisizione nell'abitazione di via Carlevaris: dal condotto di scarico dei funi della cucina saltarono fuori sei involucri contenenti una quarantina di grammi di cocaina, una bilancia di precisione, alcune bustine di plastica, un'agendina con gli appunti sulle compravendite e 2500 euro in contanti.
Il quantitativo più consistente di droga era nascosto in un altro appartamento, a Olmo di Martellago, nel quale Gentian ed Elona Dobroshi si apprestavano a trasferirsi: quattro involucri contenenti oltre tre chili di cocaina, 55 panetti di hashish per un peso complessivo di quasi 27 chili e ulteriori 18 sacchi di marijuana per oltre 20 chili di peso.
L'operazione non era avvenuta a caso: con molte probabilità i coniugi Dobroshi erano tenuti sotto controllo e seguiti dalla Fiamme Gialle che, il 18 luglio del 2022, decisero di entrare in azione.
La coppia si trova attualmente agli arresti domiciliari dove, almeno per il momento, sconterà la pena.

LA CONVALIDA

Ieri mattina, al palazzo di giustizia di Venezia, si è svolta l'udienza di convalida dell'arresto di un altro indagato di nazionalità albanese, Kristjan Mshilli, 21 anni, arrestato dalla Polizia locale il 21 aprile perché trovato in possesso di quasi un chilo e duecento grammi di cocaina: 8 grammi già suddivisi in dosi, pronte per essere cedute; il rimanente conservato in una borsa. Il giovane era appena sceso da un taxi acqueo al pontile di Santa Chiara, quando fu fermato per un controllo, manifestando un certo nervosismo.


Il giovane, assistito dall'avvocatessa Stefania Pattarello, si è avvalso della facoltà di non rispondere e la giudice per l'udienza preliminare Daniela Defazio ha emesso a suo carico un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino