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MESTRE - C'è il Bosco di Mestre, ci sono i parchi grandi e piccoli e poi ci sono i giardini didattici. Come uno zoom, residenti e visitatori della città, possono andare indifferentemente avanti e indietro. L'ultima idea del Comune, che sta mettendo in atto nel cuore di Mestre, è appunto quella dei giardini didattici: si tratta di approfittare del recupero di piccole porzioni di aree libere per trasformarle in percorsi a tema, visivi e olfattivi. L'area di piazzale Cialdini, quella tra via Pio X e via Giardino, è il primo di questi interventi, la prova del nove, perché a questo ne seguiranno altri che si irradieranno dal cuore della terraferma verso i parchi più grandi. Aree di passaggio ma anche di relax. La prima sarà il giardino didattico delle magnolie: «Siamo partiti da quella storica esistente e ne pianteremo altre cinque di varietà diverse che fioriranno in differenti periodi dell'anno - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici, Francesca Zaccariotto che è tornata in sopralluogo per verificare l'andamento dei lavori che prevedono anche la costruzione di un ponte ciclo pedonale parallelo a quello viario di via Colombo e di un percorso pedonale da piazzale Cialdini a via Fapanni passando lungo la riva del Marzenego -. Siamo un po' in ritardo perché le forniture generali di alluminio e altre strutture di metallo come, nel nostro caso, l'acciaio corten che delimita le aiuole, sono in ritardo. Ma entro la settimana prossima metteremo a dimora tutte le piante, ed entro fine giugno l'area verde sarà pronta. Per fine luglio, invece, inaugureremo la passerella».
STRADE O VIALETTI
L'ambientalista Michele Boato dice che, sbirciando attraverso le reti di cantiere, contrariamente alle promesse dell'assessore che rispondeva alla protesta popolare, non si vede un piccolo vialetto, ma vere e proprie strade di cemento che attraversano il rettangolo. «Quel pezzetto di terra era ridotto a un orinatoio, basta chiederlo a chi abita in zona e che continua a ringraziarci - risponde la Zaccariotto -.
LE PIANTE
Contornate da agapanto, pitosforo, arbusti di nandina nana e di abelia grandiflora, ci saranno dunque la magnolia grandiflora (fioritura a maggio, profumo intenso, fiori bianchi), la magnolia yellow bird un arbusto con fiori gialli a forma di coppa (ad aprile e a giugno), la magnolia Susan che ha un profumo più leggero e a marzo e aprile dà fiori tra il viola e il bianco, e infine la magnolia Heaven, altro arbusto con fiori rosa e bianchi. Questo primo percorso si collegherà con la passeggiata dei salici che sorgerà dietro al mercato di San Michele, il giardino delle querce e quello degli aceri più a est delle magnolie, e una passeggiata di fiori e profumi lungo Riviera Magelano. «Sarà il nucleo iniziale che vogliamo riprodurre ed estendere al resto di Mestre - conclude l'assessore ai lavori Pubblici - per poter godere di una città più bella». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino