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MESTRE - Una nuova cura salvavita è ora disponibile all'ospedale dell'Angelo: si chiama "fotochemioterapia anticorporea", una procedura che permette di migliorare la possibilità di successo del trapianto in caso di tumori maligni del sangue (leucemie, linfomi, mielomi) e di altre malattie ematologiche. Serve, in particolar modo, a evitare il rigetto in chi si è sottoposto a trapianto permettendo che quest'ultimo proceda nel migliore dei modi. Nei giorni scorsi è stata applicata con successo ai primi due pazienti oncologici ematologici nel nuovo ambulatorio dedicato in Medicina trasfusionale diretta dal primario Gianluca Gessoni. Finora i pazienti che dovevano essere sottoposti a questo trattamento venivano inviati a Padova. Questa procedura spiega il dottor Gessoni è un prezioso supporto al lavoro della nostra équipe di Ematologia: si effettua sui pazienti che hanno subìto il trapianto di cellule staminali emopoietiche e aiuta in sostanza a prevenire il rigetto e la cosiddetta malattia da trapianto contro l'ospite che può verificarsi in seguito all'intervento».
L'INTERVENTO
Dal punto di vista tecnico, sottolineano gli specialisti, «con la fotochemioterapia extracorporea si agisce sulle cellule mononucleate circolanti del paziente, dopo averle prelevate, con il paziente allettato per poche ore nell'ambulatorio dedicato».
Il Gazzettino