Striscioni di protesta per la moschea a piano terra: «Sindaco datti da fare»

Gli striscioni
MESTRE - «Sindaco, no parole ma fatti». «Vogliamo rispetto». E' questo il tenore della protesta sugli striscioni esporti a finestre e terrazze di un...

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MESTRE - «Sindaco, no parole ma fatti». «Vogliamo rispetto». E' questo il tenore della protesta sugli striscioni esporti a finestre e terrazze di un condominio di via Fogazzaro. Dopo una serie di esposti e proteste contro la presenza di una moschea che i residenti definiscono «mascherata» da associazione culturale, al piano terra di un condominio a Mestre, i residenti stamane hanno esposto sulle finestre del palazzo e di un altro immobile attiguo striscioni che inneggiano alla legalità.

 
La "moschea" era anche frequentata per le preghiere da almeno uno dei presunti terroristi islamici kosovari accusati di aver ipotizzato un attentato al ponte di Rialto. «La nostra protesta - dice Mara Ranucci, portavoce dei residenti della via vicina alla stazione ferroviaria - non è contro le persone e il credo religioso ma per il mancato rispetto delle regole a cominciare da quelle condominiali». «Non si può pregare la notte o la mattina presto - rileva - con altoparlanti a tutto volume mentre, proprio sopra quello che dovrebbe essere un negozio, la gente cerca di dormire». Un malumore generato anche dal fatto che, per Ranucci, la legalità è tradita dall'assenza nel locale di minime misure di sicurezza.

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Il Gazzettino