Ex-scuola Luzzatti, il Comitato fa ricorso al Tar contro il Comune

Una recente protesta in difesa del giardino del lotto Luzzatti
MESTRE Giovedì scorso il Comitato cittadino Quartiere Piave ha depositato al Tar la richiesta di fissazione urgente di udienza per bloccare il progetto di riconversione...

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MESTRE Giovedì scorso il Comitato cittadino Quartiere Piave ha depositato al Tar la richiesta di fissazione urgente di udienza per bloccare il progetto di riconversione dell’ex scuola Luzzatti di via Trentin in un condominio da 6 piani con 66 appartamenti, che dovrebbero essere a prezzo calmierato, e il conseguente trasferimento dell’asilo lì oggi ospitato all’interno del giardino della scuola Querini. Lo annuncia il portavoce Michele Doro a nome delle 106 famiglie che dalla scorsa estate sono mobilitate contro la variante urbanistica che dà il via all’intervento «di fronte – ricordano – a villette di due piani vincolate dalla Soprintendenza per il loro valore storico testimoniale». Il comitato fa sapere di aver dato mandato allo studio legale Farinea di procedere per via legale non avendo ricevuto risposte da parte del Comune: «Ripetute richieste di dialogo per avere informazioni sull’edificazione sono andate sempre disattese, così come l’assemblea con i cittadini annunciata per l’estate e mai convocata. A dicembre abbiamo rivolto un invito all’assessore De Martin a partecipare alla riunione della nostra assemblea, anche questo disatteso e senza nemmeno l’accortezza di avvisare. Ad agosto scorso abbiamo depositato un ricorso contro le delibere di Giunta di dubbia regolarità, che offriva tutto il tempo per una soluzione concertata con i cittadini, prima di andare a sentenza. Niente di niente. Zero assoluto».

BRACCIO DI FERRO
In buona sostanza si va al braccio di ferro. Diventa difficile come genitori che cercano di insegnare il senso civico ai propri figli – sottolineano i cittadini – spiegare perché le persone che sono state elette rifiutino il dialogo con i loro votanti e concittadini, che intendono solo di difendere il luogo in cui vivono. Diventa altrettanto difficile come cittadini, mantenere la fiducia nella istituzione più vicina». E oltre che l’assessore De Martin la polemica investe di nuovo Luca Battistella, accusato di conflitto d’interesse, perché consigliere delegato per la Smart City da una parte e firmatario dei progetti del privato che ha acquistato il lotto Luzzatti dall’altro: «A tutto ciò si risponde incontrando i cittadini e trovando insieme una soluzione», sostengono dal comitato che si appella al sindaco Brugnaro: «Signor Sindaco, perché a fronte di un totale disinteresse al dialogo con i cittadini ha consentito al suo delegato di firmare un progetto così importante per conto di un privato e perché in autotutela non ha bloccato il permesso di costruire costringendo l’Ente Locale che rappresenta a un contenzioso legale che pesa sui conti pubblici? Perché non ha favorito l’apertura di un tavolo di confronto per evitare questa situazione? Siamo sempre stati disponibili a sederci attorno ad un tavolo per esporre il nostro desiderio di andare anche oltre le presunte illegittimità commesse dall’Amministrazione Comunale e per concorrere insieme al bene del quartiere, ma la nostra disponibilità non è stata corrisposta». Di qui la decisione di andare al tribunale amministrativo.

Alvise Sperandio 
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Il Gazzettino