Ladri alla Carraro Caffè nella notte: spariti 35mila euro in contanti

Ladri alla Carraro Caffè nella notte: spariti 35mila euro in contanti
ZELARINO -  La brutta sorpresa al mattino. Quando il responsabile è arrivato, come ogni giorno, per l’apertura degli uffici. Cassetti aperti, carte sparse sul...

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ZELARINO -  La brutta sorpresa al mattino. Quando il responsabile è arrivato, come ogni giorno, per l’apertura degli uffici. Cassetti aperti, carte sparse sul pavimento: qualcuno nella notte era entrato e aveva fatto razzia. Di soldi. Già perché i ladri che hanno firmato l’irruzione nella sede della Carraro Caffè, in via Selvanese a Zelarino, se ne sono andati con un malloppo piuttosto ingente. Qualcosa come 35mila euro in contanti. Chissà se si soliti ignoti erano consci di poter fare un colpo così grosso o se al contrario è stata una fortuita coincidenza. L’impressione comunque è che chi ha agito lo abbia fatto per lo meno con cognizione di causa, sapendo dove andare e cosa cercare. La strada se la sono aperta forzando una porta antipanico situata sul retro dell’edificio. L’allarme non è entrato in funzione. Appena ricevuta la chiamata al 113, la sala operativa della questura ha inviato sul posto una Volante e gli agenti dopo il sopralluogo di prassi hanno richiesto l’intervento dei colleghi della Scientifica. È spettato loro verificare se i malviventi abbiano lasciato tracce utili ai fini investigativi, Anche se tutto fa sembrare che gli autori del furto siano degli specialisti del genere ben attenti a non tradirsi con impronte digitali o indizi biologici. Tuttavia si è proceduto con l’esame attento della “scena del crimine” e può essere che qualcosa di interessante sia stato repertato. 

FURTO BIS

Nella stessa notte un altro furto dal bottino consistente. Stavolta in un’abitazione privata. O meglio in un appartamento situato al secondo piano di una palazzina di via Trento a Mestre. A compiere l’intrusione, dei ladri acrobati e quanto mai esili, che si sono arrampicati sulla grondaia raggiungendo il terrazzo. A facilitare loro il lavoro, il fatto che i proprietari per sfuggire alla calura avevano lasciato aperte le finestre. Così i delinquenti non hanno fatto il minimo rumore e hanno rovistato un po’ dappertutto senza svegliare i padroni di casa che stavano dormendo. Al risveglio gli stessi hanno stentato a credere ai loro occhi e l’amarezza e il disappunto sono stati enormi quando hanno scoperto che tutti i loro gioielli erano spariti: monili in oro e pietre preziose per un valore di almeno 15mila euro. Perché avevano spalancato le imposte? Perché si sentivano al sicuro posti in alto. Non si immaginavano certo che qualcuno potesse salire sfruttando la condotta dell’acqua piovana. E invece. Anche in questo caso i derubati si sono rivolti al 113. E i poliziotti della Volante una volta verificato quanto successo li hanno sollecitati a presentare formale denuncia in commissariato, allegando anche delle foto dei gioielli per consentire una più rapida individuazione nel caso di eventuale ritrovamento di refurtiva.
Monica Andolfatto Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino