MESTRE - Legato col cappio al collo dalle prime ore del mattino. Un uomo, Ottorino Zandegiacomo, di Auronzo, si è incatenato davanti all'ingresso degli uffici del Miur...
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Le sue condizioni si sono poi aggravate. Nel frattempo il Miur ha nominato un altro dirigente che ha deciso diversamente. «A febbraio mi è giunta una lettera. Questa diceva che sarebbero stati cancellati tutti i decreti che riconoscevano la mia grave patologia». Zandegiacomo è stato licenziato due volte. Dopo le numerose assenze per la malattia il bidello è stato giudicato non idoneo in modo assoluto al lavoro. Il 4 febbraio è stato risolto di diritto il rapporto perché non abile al lavoro e il 12 febbraio è stato licenziato a far data dal 5 settembre 2017, per aver superato il periodo di assenze normali previste per malattia (non per la sclerosi multipla, considerata grave patologia). L'uomo ha così presentato denuncia in Questura, perché sarebbero stati cancellati i decreti che classificavano la sua patologia come grave. Ora si ritrova senza lavoro e senza pensione con una figlia da mantenere. «Ho perso dieci anni di contributi - racconta - È stata cancellata ogni prova, e chi ha fatto i nuovi atti sono le stesse persone». Per richiamare l'attenzione sabato scorso Zandegiacomo si era presentato con un cartello alla partenza del Giro di Italia a Bologna. E lunedì è andato a Bassano per incontrare il Ministro dell'Interno Matteo Salvini. «Ho parlato delle mie condizioni. C'era anche il governatore Luca Zaia e il Capo di Gabinetto ha dichiarato interesse per la mia questione».
Filomena Spolaor Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino