Mestre. Via libera all'hotel a 5 stelle nell'ex sede Telecom

Mestre. Via libera all'hotel a 5 stelle nell'ex sede Telecom
MESTRE Dopo la Giunta e la Municipalità del centro, anche il Consiglio comunale ha detto sì al nuovo hotel di Mestre, il primo a 5 stelle in terraferma che...

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MESTRE Dopo la Giunta e la Municipalità del centro, anche il Consiglio comunale ha detto sì al nuovo hotel di Mestre, il primo a 5 stelle in terraferma che sorgerà al posto dell'ex sede Telecom tra via Carducci e il Museo M9. Con l'approvazione di ieri la strada per la struttura, che comporterà un investimento di 35 milioni di euro, è davvero spianata: ora le procedure prevedono i tempi per le eventuali osservazioni e le controdeduzioni. Nel frattempo l'architetto Plinio Danieli, project manager dell'operazione, vorrebbe approfittare per cominciare a realizzare il progetto vero e proprio assieme allo studio M&F Ingegneria di Sandro Favero e allo studio berlinese  Sauerbruch Hutton, che ha disegnato l'M9 come Danieli lo ha inventato e quasi portato a termine prima di essere giubilato. Per cominciare, però, manca la lettera con la quale le banche consegnano il finanziamento necessario a DH (D Hotels) e, dopo l'ok del Consiglio comunale (che ha sia adottato l'Accordo pubblico-privato relativo alla valorizzazione dell'immobile sito in via Carducci 22, sia la variante numero 46 al Piano degli Interventi per modificare la destinazione d'uso da impianti telefonici ad albergo), dovrebbe essere solo questione di giorni, almeno si spera. Anche perché il Consiglio comunale, con 19 voti favorevoli, 6 contrari e un astenuto, ha attestato «il rilevante interesse pubblico per evitare che l'immobile in oggetto non sia più utilizzato, creando un possibile ambito di degrado» nel cuore di Mestre.

LE RICHIESTE DEL COMUNEIl piano originario prevede una struttura da 130 camere con l'entrata principale su via Pascoli e quindi verso l'M9, una piazzetta pubblica verde (con collegamenti pedonali con piazza Donatori di Sangue, Calle Corte Legrenzi, via Poerio e piazza Ferretto) che verrà realizzata al posto dell'edificio Meucci (che era stato acquistato dalla Fondazione di Venezia per aumentare gli spazi commerciali a supporto del Museo ma che ha rivenduto a DH perché già fatica a riempire quelli esistenti), un'altra piazzetta con verde pubblico su via Carducci. In base a un emendamento di Giunta il privato dovrà, in aggiunta a tutto ciò, realizzare una mitigazione ambientale con pareti e tetti verdi, e alberi anche ad alto fusto nella nuova piazzetta e organizzare la raccolta dei rifiuti prodotti per non gravare sulle isole ecologiche vicine. DH, che verserà al Comune anche 750 mila euro di beneficio pubblico, una volta costruito l'albergo stipulerà una convenzione con uno dei park multipiano vicini per affittare 130 posti auto previsti dalle norme, ma non dovrebbe essere un problema dato che ad oggi la maggior parte hanno molti stalli non occupati.
Elisio Trevisan  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino